“Adesso il governo intervenga su pensioni e welfare”
“L’aumento dell’incidenza dello stato di povertà tra gli anziani, in un solo anno passata dal 34,8 % al 38 %, rappresenta la fotografia del dramma sociale che non vuole finire: gli interventi immaginati fino ad ora, infatti, non sembrano in grado di invertire la situazione. Anzi, la legge di stabilità peggiora la condizione dei pensionati”. Lo ha detto Massimo Vivoli presidente di Fipac-Confesercenti in merito ai dati diffusi dall’Inps sulla povertà in Italia. “Gli anziani – spiega il presidente- continuano ad essere considerati come un corpo malato, nel quale non investire. I dati economici relativi alle pensioni sono disarmanti. Nel 2011, il 55% degli anziani ha tentato di sopravvivere con una pensione inferiore a 1000 euro, più del 20% è al di sotto della soglia di povertà con una mensilità di 500 euro. La nuova Legge di stabilità, così come abbiamo più volte denunciato, comporta un’ulteriore riduzione del reddito disponibile nell’ordine di 300 euro per i livelli di pensione più diffusi. E’ questo il risultato che emerge tenendo conto di tre misure previste dal disegno di legge: i cambiamenti apportati, per il periodo 2014-2016, al sistema di perequazione automatica delle pensioni; l’esclusione dei redditi da pensione dall’aumento della detrazione Irpef, accordata solo al lavoro dipendente e agli altri redditi assimilati; l’incertezza su Imu e la possibile introduzione della TASI, ossia della componente del TRISE (Tributo sui servizi comunali), a fronte della copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni. Chiediamo dunque – conclude Vivoli – che le Camere riescano ad invertire la rotta che la politica ha avuto negli ultimi anni e che ha portato diversi anziani alla solitudine e alla povertà. E dunque al Governo meno inasprimento e più investimenti su pensioni e welfare, a partire dalla modifica della Legge Fornero”.
Roma 16 dicembre 2013