Dal 2016 nella dichiarazione precompilata anche le spese sanitarie
Per venti milioni di pensionati, lavoratori dipendenti e assimilati a partire dal 15 aprile sara’ disponibile il modello 730 precompilato. Per elaborarlo l’Agenzia delle Entrate sta utilizzando le informazioni disponibili in Anagrafe tributaria, quelle trasmesse dalle banche, dalle assicurazioni e dai sostituti d’imposta (enti previdenziali e datori di lavoro). Benche’ le operazioni di acquisizione e trattamento dei dati siano ancora in corso, grazie al contributo di tutti gli attori coinvolti nel progetto “730 precompilato”, sono state gia’ trasmesse piu’ di 100 milioni di operazioni relative ai premi assicurativi, interessi passivi sui mutui e contributi previdenziali, oltre a quasi 19 milioni di certificazioni uniche. Dal 2016 saranno presenti nella dichiarazione precompilata anche le spese sanitarie che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni d’imposta e altre spese comuni, come ad esempio le tasse per l’iscrizione all’universita’. Grazie a questo patrimonio informativo i contribuenti potranno disporre gia’ nel 2015 di una dichiarazione dei redditi precompilata dal Fisco in tutto o in buona parte.
Il contribuente, spiega l’Agenzia delle Entrate, puo’ comunque modificare, integrare o accettare il modello agevolmente e trasmetterlo al Fisco, dall’1 maggio al 7 luglio, direttamente dal proprio PC o delegando il sostituto d’imposta che presta assistenza fiscale, un Caf o un professionista. Se la dichiarazione viene accettata direttamente cosi’ com’e’ o modificata tramite un Caf o un professionista abilitato, si chiude cosi’ la partita con il Fisco. Infatti in quest’ultimo caso i controlli documentali sono effettuati direttamente nei confronti dei Caf e dei professionisti ai quali i cittadini si affidano. Proprio per il ruolo di maggiore responsabilita’ al quale sono chiamati gli intermediari con il Decreto ministeriale del 29 dicembre 2014 e’ stata prevista una diversa modulazione dei compensi.