Dal 2010 i negozi hanno perso 7 miliardi di fatturato
Il reddito medio relativamente basso dichiarato dai commercianti nel 2015 non è una sorpresa: è anzi, purtroppo, una conferma delle forti difficoltà che il settore ha vissuto e sta vivendo in questi anni. Difficoltà evidenti: dal 2011 al 2016 il fatturato dei negozi è sceso di quasi 7 miliardi, con ovvie conseguenze sui piccoli imprenditori del commercio.
Così Confesercenti sui dati diffusi oggi dal Dipartimento Finanze del MEF.
Per la precisione, Istat segnala che tra il 2011 ed il 2016 le vendite delle piccole superfici sono scese del 9,5%, pari appunto a 6,9 miliardi di euro di fatturato in meno. Si tratta di una perdita secca di quasi 11mila euro per negozio: non per caso, ancora nel 2015, hanno chiuso circa 40mila attività commerciali. E fra commercio e pubblici esercizi, quasi la metà delle imprese ormai ha una vita inferiore ai tre anni: un turnover elevatissimo, che abbassa notevolmente le medie. Non inganni, da questo punto di vista, la crescita del reddito medio dichiarato registrata sull’anno precedente: si tratta infatti di un effetto ‘collaterale’ dovuto all’introduzione del regime dei minimi, cui hanno aderito molti tra coloro che registrano il volume di vendite più basso, e che ha quindi spinto verso l’alto la media 2015.
Consumi commercializzati per tipologia distributiva. Variazioni percentuali ed assolute 2011-2016
Variazioni | ||
% | miliardi € | |
Totale vendite | ||
Grande distribuzione | -1,2 | -0,8 |
Piccole superfici | -9,5 | -6,9 |
Alimentare | ||
Grande distribuzione | +2,7 | +2,3 |
Piccole superfici | -11,0 | -2,4 |
Non alimentare | ||
Grande distribuzione | -6,5 | -3,1 |
Piccole superfici | -9,3 | -4,5 |
Fonte: elaborazione Ufficio Economico Confesercenti su dati Istat
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