La detrazione Irpef del 50% è calcolata su un massimo di 10mila euro ed è ripartita in dieci quote annuali di pari importo
L’Agenzia delle Entrate pubblica sul suo sito internet la guida Bonus mobili ed elettrodomestici (sezione “l’Agenziainforma”) del sito internet delle Entrate, in modo da rendere disponibili informazioni per beneficiare dell’agevolazione. Lo stesso fa FiscoOggi, la rivista telematica delle Entrate.
Ma vediamo il bonus nel dettaglio:
La tempistica: la detrazione Irpef del 50%, che permette di acquistare mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione, è fruibile fino al 31 dicembre 2020. La detrazione può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di recupero edilizio iniziato non prima del 1° gennaio 2019. Per gli acquisti effettuati nel 2019, invece, è possibile fruire della detrazione solo se l’intervento di ristrutturazione è iniziato non prima del 1° gennaio 2018.
Chi ne beneficia e come ottenerlo: il bonus spetta al contribuente che sostiene effettivamente i costi di un intervento di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Se, ad esempio come spiega la Guida, le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus per l’acquisto di mobili ed
elettrodomestici non spetta a nessuno dei due. La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche). Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Cosa dà diritto alla detrazione: il bonus mobili non trova applicazione se l’intervento è di manutenzione ordinaria in una singola unità abitativa; ne si può beneficiare, invece, in caso di intervento di manutenzione straordinaria su singole unità immobiliari residenziali. Per interventi su parti comuni di edifici sempre residenziali: in tal caso anche la manutenzione ordinaria consente di beneficiare del bonus mobili.
I beni agevolati: tra i mobili rientrano, per esempio, divani e poltrone, letti e materassi, armadi e librerie, tavoli e sedie. L’elenco degli elettrodomestici comprende, tra gli altri, frigoriferi, congelatori, stufe elettriche e forni a microonde, lavatrici, asciugatrici e, da quest’anno, anche lavasciuga. Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
La detrazione: la detrazione Irpef del 50% è calcolata su un massimo di 10mila euro ed è ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Se ne può usufruire anche se i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio. Spetta, infine, se i beni sono destinati ad arredare l’immobile, ma l’intervento di ristrutturazione viene effettuato su una pertinenza dell’immobile, anche accatastata autonomamente.
Quando si perde il beneficio: la detrazione non utilizzata (in tutto o in parte) non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio. Questo vale anche quando con la cessione dell’immobile sono state trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio. Il contribuente potrà continuare a usufruire delle quote di detrazione non utilizzate anche se l’abitazione oggetto di ristrutturazione è ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo per usufruire del bonus.
Come effettuare i pagamenti: i pagamenti delle fatture vanno eseguiti con bonifico bancario o postale, carta di credito o carta di debito. Occorre conservare la ricevuta del bonifico, quella di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito), la documentazione di addebito sul conto corrente e le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la
qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.