Bene per ora, calzature femminili e capi pesanti di stagione. Nell’abbigliamento per bambini c’è richiesta di tutine.
Saldi invernali: l’avvio ha il segno più. È quanto rilevato da Fismo-Confesercenti Modena sigla che rappresenta gli esercenti del settore moda abbigliamento nel periodo compreso tra il 5 e il 9 gennaio 2017.
“Nessuna corsa allo shopping – rileva l’Associazione impegnata in questi giorni in un primo monitoraggio sull’andamento dell’e vendite di fine stagione – Ma, rispetto allo scorso anno aumentano percentualmente gli operatori (rispetto al totale degli intervistati) che hanno segnalato una crescita degli affari compresi quelli che hanno registrato un incremento della spesa media per capi di abbigliamento se confrontata al medesimo periodo del 2016. Non è però che l’avvio – precisa l’Associazione – Resta da vedere se il trend verrà mantenuto anche nelle prossime settimane.”
Andamento delle vendite. L’indagine di Fismo Modena è stata condotta su circa una cinquantina di operatori che attuano al momento sconti dal 22% al 35% circa. Più la metà dei quali, il 52% circa, non ha avuto difficoltà ad indicare in questi primi cinque giorni di saldi invernali, un sensibile incremento degli affari rispetto allo stesso periodo di gennaio 2016. I rimanenti hanno segnalato invece stabilità nelle vendite e in pochi, una lieve flessione.
Col segno più anche se di poco, il valore medio dello scontrino passato dai 70 euro del 2017, ai 72,80 euro di oggi, mentre tra gli articoli che per ora sono andati per la maggiore troviamo: calzature femminili come stivali sopra al ginocchio e stivaletti; sciarpe e guanti; maglioni, in particolare di lana e capi spalla, dato anche un ritorno del freddo. Nell’abbigliamento per bambini sono le tutine il capo più richiesto.
Gli esercenti del settore moda abbigliamento però – quasi tutti gli intervistati – ritengono inoltre far notare, l’importanza del divieto di effettuare vendite promozionali nei trenta giorni che precedono i saldi di fine stagione. Sempre secondo loro, sarebbe utile e opportuno normare anche le vendite online per evitare forme di concorrenza sleale.
“Ma perché il meccanismo dei saldi funzioni correttamente – riprende e conclude Fismo – c’è bisogno di ripristinare un quadro di regole certe e porre fine alla confusione nel settore. Ribadiamo dunque l’assoluta necessità di controlli per bloccare i pre-saldi illegali e per fermare le pubblicità ingannevoli, che fanno passare la promozione di prodotti che non hanno alcuna stagionalità per vendite di fine stagione. I saldi sono uno strumento utile a consumatori e fondamentali per le imprese, vanno quindi tutelati”.