Fmi: 20 anni per ritorno lavoro Italia a pre-crisi

Senza accelerazione crescita disoccupazione Ue resterà alta. Italia migliori efficienza P.a e giustizia civile

“Senza una significativa accelerazione della crescita, ci vorranno 10 anni alla Spagna e quasi 20 anni a Portogallo e Italia per ridurre il tasso di disoccupazione ai livelli pre-crisi”. Lo afferma il Fmi nell’Article Iv per l’area euro, sottolineando che la disoccupazione nell’area euro è “alta e probabilmente lo resterà per del tempo”. La ripresa nell’area euro si sta rafforzando, con il pil che accelererà dal +1,5% del 2015 al +1,7% del 2016: i rischi all’outlook sono più bilanciati ma restano vulnerabilità. La crescita potenziale, stimata all’1% nel medio termine, è bassa per ridurre la disoccupazione. Il ridotto potenziale di crescita aumenta i rischi di stagnazione. Il quantitative easing della Bce funziona, afferma l’Fmi: “ha migliorato la fiducia, le condizioni finanziarie e aumentato le aspettative di inflazione” sottolineando che “l’area euro deve adottare un approccio ampio per rafforzare la domanda interna soprattutto nei paesi in surplus; pulire i bilanci delle banche; e accelerare nelle riforme strutturali per aumentare le produttività e rafforzare la governance economica.

“Aumentare l’efficienza del settore pubblico e migliorare quella della giustizia civile”. Queste sono, inoltre, alcune delle raccomandazioni dell’ Fmi all’Italia, che dovrebbe anche “migliorare la flessibilità del mercato del lavoro e aumentare la concorrenza nei mercati dei prodotti e dei servizi”. E’ necessario, secondo il Fmi, “adottare e attuare la prevista riforma della P.a, che dovrebbe includere riforme all’approvvigionamento dei servizi pubblici locali, delle gare pubbliche e della gestione delle risorse umane”.

 

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