Deficit in calo, ma nel 2014 il debito salirà al 134,5%
La crescita dell’Italia e’ migliorata ma e’ necessario andare avanti con le riforme, soprattutto la riforma del lavoro e quella giudiziaria. Lo afferma Thomas Helbling del Fondo Monetario Internazionale. Secondo il Fondo una ricetta efficace per l’Italia, il cui Pil e’ stimato quest’anno crescere dello 0,6% e dell’1,1% nel 2015, prevede la riforma del mercato del lavoro con un contratto unico, la riduzione del costo del lavoro e la riforma giudiziaria. Per l’FMI il deficit di bilancio in calo al 2,7 per cento del Pil quest’anno in Italia, dal 3 per cento del 2013, secondo i dati contenuti nel World Economic Outlook del Fondo monetario internazionale. Nel 2015 il deficit calerà all’1,8 per cento mentre più a lungo termine, sul 2019 si ridurrà ad appena lo 0,2 per cento del Pil.
Al tempo stesso però quest’anno è previsto un nuovo record del debito pubblico, che raggiungerà il 134,5 per cento del Pil, per poi limarsi al 133,1 per cento nel 2015 e calare al 121,7 per cento sull’orizzonte 2019, secondo il Fmi.
Da rilevare che l’istituzione di Washington prevede che l’Italia riesca quasi a conseguire un bilancio strutturale in pareggio nel 2015, con un deficit allo 0,3 per cento del Pil dopo lo 0,8 per cento previsto su quest’anno.