Fmi: ok JobsAct, ma servono interventi su pensioni e sanità

Le raccomandazioni del Fondo nell’Article IV sull’Italia

La spendig review e’ uno ”strumento importante”, ma le analisi suggeriscono che ”ulteriori risparmi saranno difficili senza affrontare l’elevata spesa per le pensioni”. Lo afferma il Fmi nell’Article VI sull’Italia, sottolineando che ci sono spazi per migliorare anche la spesa sanitaria. ”Il debito italiano e’ sostenibile ma soggetto a significativi rischi”, e l’Italia resta ”vulnerabile a una perdita di fiducia del mercato” e al ”contagio finanziario”, e potrebbe anche essere ”fonte di contagio per il resto del mondo”.

Promossa invece “l’ambiziosa agenda di riforme” del premier Matteo Renzi. ”La loro risoluta attuazione e’ essenziale per creare lavoro, aumentare la produttività e aumentare il potenziale di crescita” afferma il Fmi. ”Attuare le riforme strutturali simultaneamente e genererebbe significate sinergie di crescita. Un ulteriore aggiustamento rispetto ai piani delle autorità (fino allo 0,5% del pil a seconda della forza della ripresa) aiuterebbe a raggiungere un piccolo surplus strutturale nel 2015”.  Lo 0,5% del pil equivale a una correzione di circa 7,5-8 miliardi. Anche la riforma del lavoro del governo Renzi, secondo il Fondo monetario, va nella giusta direzione. Purché – sottolineano da Washington –  l’Italia decida di  ”muoversi rapidamente sulle riforme”. Bene l’idea di un ”singolo contratto di lavoro’: “con il 70% dei nuovi contratti a tempo determinato, l’ulteriore flessibilita’ ai margini fa poco per ridurre le dualita’ e spingere gli investimenti”.

Condividi