Fmi taglia stima Pil Italia: – 0,2% nel 2014, + 0,8% nel 2015

Debito quest’anno si attesta al 136,7%

Il Fmi rivede al ribasso le stime di crescita per l’Italia nel 2014 e 2015. Il pil calerà quest’anno dello 0,2% (-0,5 punti percentuali rispetto a luglio) e tornerà positivo nel 2015 con +0,8% (-0,3 punti). Il -0,2% del 2014 segue il -2,4% del 2012 e il -1,9% del 2013. Fanno meglio Spagna (+1,3% 2014 e +1,7% nel 2015) e Grecia(+0,6% e +2,9%). Il debito italiano si attesterà quest’anno al 136,7% del pil, in aumento rispetto al 132,5% del 2013. Nel 2015 il debito sarà al 136,4%. Se Germania e Spagna possono puntare a una crescita superiore all’1% sia quest’anno che il prossimo, secondo l’Fmi, Francia e Italia continuano a languire ben sotto il loro potenziale. Anzi, l’Italia resta l’unica grande economia, tra avanzate ed emergenti, a chiudere in negativo il 2014, prima di tornare a crescere sotto l’1% nel 2015.
In generale, avverte il consigliere economico dell’Fmi, Olivier Blanchard, il futuro resta “nuvoloso” ed i rischi verso il basso per la crescita “sono chiari”. Innanzitutto, argomenta il Rapporto, “il lungo periodo di bassi tassi d’interesse” ha spinto molti investitori a sottovalutare i rischi sui mercati finanziari. “In secondo luogo, i rischi geopolitici sono diventati più rilevanti”. Terzo, “c’è il rischio che la ripresa nell’area dell’euro possa entrare in stallo, che la domanda si indebolisca ulteriormente e che la bassa inflazione si trasformi in deflazione”.

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