A Genova l’allerta è passata ma la situazione è drammatica ed il commercio è in ginocchio.
Presidente com’è la situazione in città?
Purtroppo la situazione è ancora di emergenza. Si lavora molto per rimuovere fango e detriti dalle strade, dalle abitazioni e dalle attività commerciali e per ritornare ad una situazione di normalità. Le aziende, per la maggior parte colpite già dall’alluvione del 2011, sono state coinvolte pesantemente dal maltempo di questi giorni e la piena del Bisagno ha arrecato gravi danni alle attività imprenditoriali. Ancora non abbiamo una stima ufficiale dei danni, ma parliamo di 2.000, 2.500 imprese coinvolte e quasi 10.000 posti di lavoro a rischio.
Giovedì 16 ottobre cesseranno i termini di pagamento per vari tributi, imposte ed adempimenti fiscali. Presidente, cosa serve per consentire la sospensione di tutti questi pagamenti a carico delle imprese alluvionate? Cosa chiedono le imprese per ripartire?
Il 16 ottobre scadranno le rateizzazioni da Modello Unico 2104, l’Irpef, l’Iva mensile, l’Ires, l’Irap, le imposte sostitutive ritenute alla fonte, il versamento contributi dipendenti; e a seguire rata Inps, secondo acconto della dichiarazione redditi, Iva trimestrale. Per consentire la sospensione di tutti questi pagamenti a carico delle imprese alluvionate è indispensabile l’immediata dichiarazione dello stato di emergenza. Questa mattina la prefettura ci ha comunicato che la Regione farà partire la richiesta di stato di emergenza per formalizzare l’interruzione dei pagamenti di tributi e tasse delle attività economiche colpite, senza incorrere in alcuna sanzione.