Giochi: FIEGL, stop mette in crisi le piccole imprese. Per bar, tabaccai e negozi specializzati perdite per un miliardo di euro

Papalia: “Servono sostegni ma anche prospettive: gioco legale componente essenziale del reddito di migliaia di attività familiari”

Le piccole imprese stanno pagando a caro prezzo lo stop al gioco. Nell’ultimo anno, a causa delle restrizioni, le oltre 65mila attività tra bar, tabaccherie, sale e pubblici esercizi hanno visto sparire circa un miliardo di euro di ricavi relativi ai servizi di gioco legale.

A stimarlo è Fiegl, la federazione italiana degli esercenti del gioco legale promossa da Confesercenti.

“A soffrire di più sono soprattutto le attività familiari, per le quali il gioco legale costituisce una parte essenziale del reddito. Per questo chiediamo al nuovo governo di non dimenticare gli esercenti del gioco. Le imprese hanno bisogno di sostegni, ma anche di prospettive. In particolare in questo momento in cui, con la frenata dei consumi dovuta a pandemia e restrizioni, vorrebbero poter tornare ad offrire i propri servizi di gioco legale. Per questo chiediamo di poter tornare a lavorare in sicurezza appena possibile”.

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