Si sono svolte a San Vito Chietino, in Abruzzo, le “Giornate di aggiornamento professionale” a cui hanno partecipato numerosissimi panificatori provenienti dall’Abruzzo, dalla Puglia, dalla Campania, dalla Calabria, dal Molise e dalle Marche. Il tema è stato molto stimolante, soprattutto per l’interesse che il consumatore esprime negli ultimi tempi: la qualità, la sana alimentazione, abbinata anche alle forme che il pane può assumere. Per questo il tema “Pani artistici e decorativi per l’alimentazione” non poteva che essere affidato al Maestro spagnolo Josep Pasqual, scultore di pane, che con la sua professionalità e capacità comunicativa, ha entusiasmato i presenti. “È stato un onore e un privilegio per me personalmente e per tutta la Categoria, aver potuto ospitare Josep Pascual per il nostro aggiornamento professionale periodico – ha dichiarato Vinceslao Ruccolo, Vice Presidente di Fiesa Assopanificatori – i panificatori hanno voglia, entusiasmo e capacità per apprendere nuove tecniche e tipologie produttive per offrire al consumatore qualcosa che sia gradevole sia agli occhi che al palato”. I panificatori hanno avuto la possibilità di conoscere un prodotto nutrizionale e sensoriale frutto di una lunga ricerca e sperimentazione che ha fatto il giro del mondo per la sua unicità, grazie al cosiddetto “Metodo Pasqual”. Sono stati utilizzati in particolare farine di farro, di solina e di grano senatore Cappelli; questi ultimi due cereali autoctoni, utilizzati per la prima volta come ingredienti di pane artistico commestibile. Questa soluzione è eccezionale, frutto di creatività e intuizione, è una esclusività della Fiesa Assopanificatori. “Mi auguro che queste giornate formative possano rappresentare il punto di inizio per una nuova stagione della panificazione – ha aggiunto Vinceslao Ruccolo – una stagione che metta al centro qualità, valorizzazione del territorio locale e attenzione alle tematiche sanitarie”. “Faremo bagaglio dell’esperienza realizzata in Abruzzo. Con l’aiuto di collaboratori diffonderemo queste buone pratiche anche in Puglia, al fine di diffondere la cultura alimentare della filiera corta – ha detto Nicola Guerra, panificatore/pasticcere di Bari – oggi si mangia poco pane e si mangia con gli occhi. E’ compito della nostra Categoria quindi andare incontro al mercato, mantenendo altissima la qualità dei prodotti (ad esempio con la reintroduzione del lievito madre, dimenticato da troppo tempo), ma potenziandone l’aspetto estetico”. Mario Porrone, panificatore e pasticcere di Agnone, ha aggiunto: “Grazie a questo gruppo di lavoro creato dai panifictori abruzzesi, si riescono ad affrontare tematiche molto importanti quali quelle amministrative e legali, come quelle legate alla lotta contro l’abusivismo. Grazie al lavoro di squadra riusciamo sicuramente ad essere competitivi e innovativi sul mercato. L’unione fa la forza”.
Questo entusiasmo è merito proprio di un grande Maestro come Josef Pascual, che condivide la sua esperienza e il suo talento con i panificatori. Quando la Formazione e l’Aggiornamento professionale viene preso con attenzione e abnegazione, ogni azione sicuramente si trasforma in un’esperienza gratificante, di grande insegnamento e che dà un segnale dell’umiltà e della grande passione che contraddistingue il settore alimentare.
“La panificazione va vista oggi come una vera e propria arte, quella di creare dal nulla un prodotto pregiato – ha sostenuto Rita Di Sebastiano, panificatrice di Guardiagrele – insistiamo nell’utilizzo delle materie prime strettamente controllate da noi stessi. La nostra passione è la prima garanzia di qualità”.
I panificatori oggi si augurano che per il futuro la stessa sensibilità e la stessa attenzione le assicurino anche le Istituzioni, che dovrebbero incentivare la cultura della consapevolezza alimentare.
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