Grande successo per la Quinta Edizione dell’Aperitivo CREST organizzato da The NPD Group organizzata a Milano lo scorso 9 novembre, dove più di 80 top manager dell’industria e degli operatori della ristorazione hanno potuto confrontarsi su temi di grande attualità per chi opera in questo mercato.
Dopo i saluti di benvenuto ai partecipanti, Jochen Pinsker (Senior Vice President Foodservice Europa – The NPD Group) e Matteo Figura (Director Foodservice Italia – The NPD Group) hanno presentato i principali trend di consumo attuali e futuri del fuori casa in Europa ed in Italia. Dopo un periodo di crisi, il mercato italiano del fuori casa sta mostrando segnali di ripresa e nei prossimi due anni la crescita è destinata ad accentuarsi. Protagonista di questa ripresa è il Bar che ha saputo rinnovarsi più di altri canali, attraendo con proposte adeguate diverse tipologie di consumatori, in primis famiglie e millennial. All’interno del fuori casa emergono anche altri fenomeni importanti come la trasformazione delle catene ed il digital che ha favorito l’esplosione del servizio di delivery.
Il mercato, spinto dalla ripresa economica e da nuovi trend di consumo tornerà nel 2019 ai livelli pre-crisi superando la soglia dei 63,6 miliardi di euro. Secondo The NPD Group, la spesa crescerà a un ritmo più sostenuto rispetto alle visite: «I consumatori tenderanno a non aumentare la frequenza – spiega Figura – ma in compenso, crescerà la loro propensione a spendere, grazie a una maggiore attenzione alla qualità del cibo e dell’esperienza di consumo».
Nel concreto il mercato crescerà nel 2018 e nel 2019 rispettivamente del +2,1% e del +2,4%. A trainare la crescita soprattutto il comparto del servizio veloce che nei prossimi anni vedrà il maggiore apporto di innovazione in termini di prodotti e servizi.
L’evento ha visto la partecipazione come relatori di: Roberto Bramati, Presidente del C.N.C.C., ha affrontato il tema dell’Esperienza nella Ristorazione con un focus sui Centri Commerciali. Alessandro Ravecca, Presidente Nazionale di Federfranchising-Confesercenti, ha parlato del delicato tema dell’Affiliazione e degli effetti sullo sviluppo del fuori casa mentre Albino Russo, DG Ufficio Studi Ancc-Coop, ha presentato dati rilevanti tratti dall’ultimo Rapporto COOP soffermandosi sulle differenze tra consumatore In-Home e consumatore Out of Home.
L’intervento del Presidente Nazionale di Federfranchising, Alessandro Ravecca, si è inserito in una giornata di lavori proficua che ha fornito elementi e dati a supporto di riflessioni utili a capire il futuro della ristorazione in Italia.
Ravecca, nel suo intervento ha ricordato che “il culto del mangiare fuori casa è tipicamente italiano – dalla colazione alla cena – gli italiani anche in tempi di crisi hanno dimostrato di non rinunciare al fuori casa, infatti il mercato italiano dei pasti fuori casa vale ormai 78 miliardi di euro”.
“La riduzione dei negozi non ha colpito in egual misura tutte le tipologie di impresa – ha dichiarato Ravecca – sono state infatti le imprese attive nel commercio di tessili, abbigliamento e calzature a pagare lo scotto più alto: dal 2007 se ne contano circa 40mila in meno. Sul fronte dei pubblici esercizi e del turismo, invece, si assiste ad una forte crescita di quasi tutte le tipologie. Dal 2007 ad oggi aumentano i ristoranti sia le imprese di ristorazione (+55mila, per un incremento del +16,8%) che gli hotel e le altre attività ricettive (+7.139 imprese, con una variazione positiva del +14,9%). Il franchising, ha proseguito Ravecca, rappresenta sia una proposta che un aiuto. La ristorazione non è un settore semplice – per questo affidarsi a delle realtà già sperimentate e operative nel settore può essere la chiave per il successo e sempre di più imprenditori in questo ambito scelgono il franchising per distinguersi e affermarsi su un panorama ristorativo estremamente variegato e complesso”.
Ravecca, ha dichiarato che “il mondo della ristorazione è in continua evoluzione e fondamentale è la capacità di adattamento e di risposta ai principali trend di consumo. Per essere vincenti e competitivi è necessario capire come cambia il consumatore e cosa si aspetta dal “fuori casa”. Il fuori casa durante la crisi ha resistito rappresentato da uno svago prezioso e irrinunciabile. Oggi l’esperienza di consumo assume sfumature più complesse, tra l’altro sempre di più aumenta l’integrazione tra online e offline e l’uso delle tecnologie assume un ruolo importante nell’esperienza di consumo (dalla ricerca del ristorante leggendo le recensioni – alla condivisione della propria esperienza sui social), ed infine le nuove food court propongono fomat estremamente specializzati in ambienti curati ed esperienziali – rispondendo contemporaneamente a più trend di consumo”.
– Leggi il Report completo di The NPD Group sui dati del settore
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