L’incontro a Palazzo Vecchio tra il Ministro del Mibact e le associazioni di categoria delle guide turistiche
Questa mattina sono stata ricevuta dal Ministro Franceschini a Palazzo Vecchio in delegazione con le guide turistiche delle diverse associazioni di categoria: a fronte della nostra richiesta di riconoscimento della qualifica di guida turistica specializzata il Ministro ci ha risposto di andare ad esercitare la nostra professione in Slovenia.
Il Ministro Franceschini afferma che non c’è nulla da fare, l’Europa non riconosce la nostra specializzazione e neppure la lista dei siti. Secondo il Ministro, infatti, la Commissione Europea ha già fatto sapere da colloqui informali che la lista dei siti in Italia, individuati per il loro valore storico, artistico e archeologico, è troppo lunga.
Il Ministro ci suggerisce pertanto di andare a lavora in Slovenia e sottolinea che questo è il grande vantaggio di stare in Europa: se in Italia non c’è abbastanza lavoro per tutti, allora si può andare in Europa!
Abbiamo spiegato al Ministro che ci riesce difficile pensare di portare in Slovenia il patrimonio di Firenze, su cui noi abbiamo competenze specifiche, e riportarlo a casa la sera!
Per la Slovenia noi non abbiamo infatti mai acquisito competenze specifiche.
Abbiamo fatto presente al Ministro che le guide italiane e straniere abilitate in Toscana sono oltre 3.000, in Italia sono oltre 22.000: non rinunceremo al nostro lavoro, già di per sé precario, un lavoro che si identifica con il patrimonio storico e artistico delle nostre città, per il quale abbiamo dimostrato, con un esame abilitante, di possedere le conoscenze specifiche e chiediamo al Ministro Franceschini e al Dipartimento delle Politiche Europee di chiarire e motivare questa cessione di sovranità all’Europa in materia di professioni turistiche collegate all’eccellenza del patrimonio storico e artistico nazionale.
Si tratta di una cessione di sovranità che contravviene l’art. 9 della nostra Costituzione, che impoverisce il paese creando disoccupazione, nonostante l’eccellenza appunto del nostro patrimonio artistico, il cui valore è riconosciuto in tutto il mondo, riconosciuto soprattutto dai Tour Operator europei, che intendono sfruttarlo dettando le regole al nostro Dipartimento delle Politiche Comunitarie e al Mibact, per trarne i loro enormi profitti, che il fisco italiano non tenta neppure d’intercettare.