Grosseto: come sono andati gli acquisti di Natale secondo i commercianti

Acquisti di Natale: il bilancio dei commercianti di Grosseto

E’ stato un Natale attento, quello dei grossetani che sono andati a fare acquisti nei negozi di vicinato, caratterizzato soprattutto da un occhio alla qualità del prodotto, più che al volume di beni acquistati.

Sono stati spesi circa 9 miliardi per gli acquisti nel periodo natalizio ed in testa alla classifica ci sono i prodotti e gli accessori di abbigliamento: “Avevamo timore di un calo delle vendite, perciò ci siamo concentrati nel proporre articoli di qualità – esordisce Riccardo Colasanti presidente di Assoterziario – la calzatura, in questo Natale, ha rappresentato un acquisto mirato, quasi emozionale: per questo sono andati per la maggiore articoli di fascia alta. Il calo, purtroppo, è stato riscontrato nella merce “di servizio”, più economica, complice d’altra parte un inizio dei saldi troppo a ridosso delle festività natalizie”.

Protagonisti tra i prodotti più acquistati a Natale sono ovviamente i giocattoli: “Abbiamo complessivamente lavorato bene – afferma Silvia Branzanti titolare di Birikkino Kids & HomeLiving – con la tendenza ad acquistare più gli articoli per l’infanzia che l’arredo casa. E’ evidente che molti clienti, anche nel nostro settore, acquistano su internet, ma anche nel nostro caso abbiamo riscontrato una prevalenza all’acquisto per il gioco di qualità, in legno, rispetto ad uno di fattura più semplice.”

Segue a ruota il mercato dei libri, immancabili sotto l’albero dei grossetani, il quarto bene più venduto in assoluto. “Quest’anno il mese di dicembre è stato leggermente migliore – afferma Francesco Serino, presidente Sil sindacato italiano librerie -. Anche nelle prime due settimane del mese. L’ultima settimana, in linea con gli altri anni, l’incasso è equiparabile ad almeno tutto il mese di gennaio. Ho riscontrato che sta pian piano emergendo un sentimento generale di ritorno al negozio di vicinato. Alcuni clienti, che ho visto entrare per la prima volta, hanno espresso il desiderio di acquistare i regali in una piccola libreria piuttosto che nel negozio di catena. Questa cosa, naturalmente, mi fa molto piacere, e credo anche che nei prossimi anni questa tendenza al “ritorno in città” diverrà irreversibile, anche perché tra i piccoli commercianti (come nella ristorazione) assisteremo ad un’inevitabile reinvenzione dell’offerta cosa che il commercio e la ristorazione di catena, per sua stessa natura, non possono fare. La situazione al momento è critica, ma credo che gli anni a venire saranno migliori”.

Completa il quadro, in quinta posizione, il mercato dei vini: sono stati moltissimi gli italiani a regalare una bottiglia quest’anno, ed anche in Maremma questa scelta è andata per la maggiore, meglio se con vini del territorio. “Si conferma prima di tutto un primato delle bollicine – conferma Alessandro Ricci per la Top Wine Club nonché presidente di Confesercenti Follonica – ma ovviamente abbiamo rilevato anche un forte attaccamento ai vini del territorio, bianco e rosso, oltre che alle bollicine. E’ evidente che per l’evoluzione che sta avendo il mercato si trovano sempre più bottiglie per ogni fascia di prezzo, ma ciò che abbiamo riscontrato, con una buona dose di certezza, è la scelta del cliente in direzione della qualità: magari meno volume nei regali, meno quantità, ma un acquisto sempre più orientato verso un vino di livello”.

Chiude il bilancio sul Natale Marco Di Giacopo coordinatore Assoterziario Confesercenti Grosseto: “Il commercio, come possiamo vedere da quest’analisi, sta affrontando una fase complessa, di transizione. Ciò nonostante la linea è chiara: è diventata fondamentale la qualità dei prodotti, la ricerca dei segmenti di mercato e la cura del cliente. I numeri e le tendenze di questo Natale l’hanno dimostrato, anche nella nostra provincia. Se insistiamo su questo percorso, investiamo ed ascoltiamo queste tendenze ormai inequivocabili, il commercio di vicinato sarà difficilmente rimpiazzabile dai colossi dell’online, affollati ma confusi e soprattutto distanti dal nostro quotidiano”.

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