“Ringraziamo il Ministro del Turismo Daniela Santanché per aver ricordato che oggi nel mondo si festeggia la professione di guida turistica. Per noi è un’occasione importante per far capire alle persone quale sia il mestiere della guida turistica, spiegare loro che si tratta di una professione vera e propria che contribuisce alla promozione dei territori trasmettendone storia, tradizioni e cultura. Molto spesso la nostra figura professionale non è compresa, anche dalle istituzioni stesse che, soprattutto a livello locale, tendono ancora troppo a favorire il volontariato e ad ignorare il ruolo importante delle guide per la promozione delle nostre destinazioni turistiche e dell’intero Paese”.
Così Micol Caramello, Presidente nazionale di Federagit, l’associazione che riunisce le guide e gli accompagnatori turistici di Confesercenti.
“La nostra professione – continua la presidente Caramello – dovrebbe essere intesa come una leva per la promozione di ogni luogo che aspiri allo status di destinazione turistica. La tendenza del mercato, soprattutto attraverso i portali internet, va già in questa direzione con la richiesta sempre più pressante di ‘local guides’ a cui si affida il turista per vivere un’esperienza autentica nel nostro Paese. Le guide turistiche potrebbero essere fondamentali anche per prolungare la stagione turistica ed incrementare il tasso di presenze turistiche nella bassa stagione, ampliando l’offerta con l’inserimento di destinazioni non ancora vendute come ‘località turistiche”. Si pensi ad esempio ai piccoli borghi o alle località rurali e marinare”.
“Oggi più che mai è necessario valorizzare la professione di guida turistica, risorsa fondamentale dell’accoglienza turistica di livello e per la trasmissione della cultura italiana ai visitatori che giungono da tutto il mondo. Auspichiamo – conclude la presidente di Federagit Confesercenti – che nella bozza di legge che il Ministro con ogni probabilità ci sottoporrà a breve si tenga conto di quelle che sono le nostre richieste. L’obiettivo deve essere una legge che finalmente ci tuteli nei confronti dei tour operator europei, dell’abusivismo, delle piattaforme on line e dei gestori museali che in questi anni, insieme alle difficoltà dovute alla pandemia, hanno minato il nostro settore facendo sì che molti colleghi decidessero di chiudere la partita iva e di cercare altrove un lavoro più sicuro”.