Una porta esperienziale aperta con gli studenti dell’Istituto alberghiero
Non solo pane. Tra nuovi prodotti, esportazioni, investimenti digitali e marketing esperienziale, il settore alimentare è sempre più il comparto trainante dell’economia italiana e abruzzese in particolare.
A ricordarci che quello del settore alimentare è uno dei più profittevoli della nostra economia ci ha pensato Fiesa Assopanificatori Confesercenti con il Convegno sul tema “Le Nuove Frontiere della Panificazione: Il pane biologico abruzzese (Progetto BIOPAN)” che si è svolto domenica 10 Marzo, dalle ore 10.00, a Pescara Fiere, in ambito di Saral Food 2019.
Si sono confrontati studiosi, tecnici ed esperti del Settore, dirigenti di associazioni di categoria: Vinceslao Ruccolo, Vice Presidente nazionale di Assopanificatori; Daniele Erasmi, Presidente di Confesercenti Abruzzo; Attilio Di Sciascio, Presidente ATS Progetto BIOPAN; Sandro Bucciarelli, dirigente Dipartimento sviluppo economico, politiche del lavoro, dell’istruzione, della ricerca e dell’Università della Regione Abruzzo; Antonio Pacella, medico nutrizionista; Angelo Pellegrino, Direttore Fonsap, Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa per i Lavoratori delle Aziende di Panificazione e Attività Affini e Lido Legnini, Presidente Vicario della Camera di Commercio Chieti-Pescara.
Il confronto è stato stimolante, partendo da una analisi dettagliata dell’andamento del settore alimentare. È stato fatto notare come, almeno dal 2010, il settore del food ha registrato una crescita a tassi nettamente superiori al resto dell’economia italiana. Nel 2012, secondo i dati Istat, il settore alimentare rappresentava il 12% del nostro prodotto interno lordo, con oltre 130 miliardi attribuibili direttamente alle industrie e i restanti 57 all’agricoltura. Nell’anno 2015 invece il food ha registrato un incremento dei ricavi nel settore dell’alimentare pari al 4.6%, nettamente superiore a quello registrato in riferimento al resto del PIL nazionale. I settori performanti e attivi sono stati e sono le farine, le attrezzature alimentari, l’olio, il packaging alimentare e il vino. Incoraggianti sembrano, in questo senso, alcuni dati dell’Osservatorio Confesercenti che mettono ai primi posti i luoghi del consumo alimentare come bar, ristoranti, pizzerie gastronomie e altre attività a valle della filiera del food come propulsori della ripresa del panorama delle PMI italiane.
In questo quadro emerge però che le imprese italiane del settore alimentare hanno bisogno di svecchiarsi. Dal dibattito è emerso che le aziende hanno bisogno di un salto di qualità, oltre che dimensionale, per affrontare le nuove sfide dell’economia globale. Tradizionalmente le protagoniste del settore alimentare italiano sono aziende micro, medie e piccole, spesso a conduzione familiare. A questo vanno aggiunti i cicli lunghi, in cui le spese di produzione gravano tutte sull’azienda, con clienti che pagano in ritardo e bassi margini di guadagno. Il contesto delinea gli elementi alla base del perché l’alimentare non riesce ancora a risultare attrattivo per partner di lungo termine. L’enogastronomia rappresenta il settore in cui si registrano gli acquisti di maggiore consistenza. Un’ampia parte degli interventi è stata dedicata all’esperienza nel punto vendita, ossia la distribuzione. In questo ambito è stata fatta notare l’esigenza di puntare soprattutto all’acquisto esperienziale: consumazione sul posto, somministrazione in affiancamento, programmi di degustazione, show cooking, percorsi sensoriali attraverso le eccellenze tipiche e tradizionale fanno da contorno ad un rapporto trasparente con il consumatore.
Un ruolo crescente assume l’alimentazione salutistica. La distribuzione deve puntare a percorsi d’acquisto centrati sulle esigenze del cliente, scaffali dedicati all’alimentazione bio, a quella dedicata ai prodotti salutistici, senza zucchero, senza glutine ecc…, capace di guidarlo nella scelta. In tutto questo dibattito è stato inserito anche il ruolo degli Enti bilaterali Ebipan e Fonsap nelle trasformazioni aziendali delle aziende della panificazione con l’introduzione di strumenti formativi e di welfare capace di accrescere la professionalità degli addetti e di riposizionare le aziende nel mercato, andando oltre il pane.
In questo quadro si inserisce anche il Progetto Biopan, il Pane biologico abruzzese. Il Progetto rientra nell’area delle attività tendenti alla valorizzazione del Pane abruzzese in un contesto di filiera intesa come struttura capace di offrire al consumatore prodotti derivanti dall’uso di materie prime del territorio controllate all’origine. Lo scopo che le imprese del settore della panificazione aderenti intendono perseguire è quello di sviluppare un’azione dinamica da un prodotto nuovo ben identificato da un disciplinare che tutti i soggetti aderenti dovranno rispettare. Il Progetto sarà sviluppato da un’Associazione Temporanea di Scopo tra imprese.
Nell’ambito della manifestazione si è poi svolto il 10 e 11 marzo uno “Show Cooking della Panificazione” a cura della Dottoressa Simona Lauri (Panificatrice e Tecnologa alimentare), rivolto direttamente ai giovani dell’Istituto Alberghiero “E. De Panfilis” di Roccaraso (AQ). Con Simona Lauri hanno collaborato i fornai di Fiesa Assopanificatori Abruzzo, Umberto Cirone, Claudio D’angelo, Giovani De Lollis e Romano Fioriti. Gli studenti hanno potuto conoscere il pianeta della panificazione dalle attente parole della Lauri; ma hanno avuto la possibilità di essere protagonisti in un laboratorio esperienziale dei cinque sensi, soprattutto con le mani in pasta.
I dirigenti di Fiesa Assopanificatori Confesercenti, nel contesto delle varie iniziative del Saral Food 2019 e nei numerosi incontri con i giornalisti, hanno colto l’occasione di rilanciare la campagna di sollecitazione verso il Governo e il Parlamento per il riconoscimento del “Lavoro usurante del fornaio” e l’approfondimento scientifico e la mappatura delle “Malattie professionali”. sono state illustrate anche le collaborazioni con il Dipartimento Sviluppo Economico, Politiche del Lavoro, dell’Istruzione, della Ricerca e dell’Università della Regione Abruzzo e l’ICEA, Istituto di Certificazione Etica e Ambientale e con il mondo accademico regionale.
È stato dato ampio spazio anche ad iniziative di solidarietà internazionale promosse da Fiesa Assopanificatori quale “Bread for Senegal – l’arte e il sapere italiano nel mondo” che si pone l’obiettivo di una raccolta fondi per la realizzazione di un Panificio in Senegal, presso il Villaggio di Sambowtè. La realizzazione del Panificio, con la produzione del pane e di altri prodotti da forno, ha l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro per promuovere stabilità economica e per combattere la povertà favorendo lo sviluppo della comunità locale attraverso la formazione, il lavoro e l’autonomia della popolazione.
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