Presentato il dl “Finanza per crescita”
Accesso al finanziamento; sostegno agli investimenti e incentivi alla capitalizzazione e alla quotazione. Sono questi i cardini delle nuove misure del dl ‘Finanza per la crescita’ approvate in Cdm venerdì scorso e presentate nel dettaglio dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e da quello allo Sviluppo economico Federica Guidi.
Sul fronte dei finanziamenti creditizi il provvedimento punta ad una liberalizzazione: le compagnie di assicurazione e le società di cartolarizzazione potranno concedere credito diretto alle imprese; è previsto anche un nuovo regolamento che liberizza il credito diretto da parte dei fondi ed è in consultazione anche un nuovo regolamento 36 dell’Ivass che amplia le possibilità di investimento delle assicurazioni nell’economia reale. Si rafforza inoltre il credito da parte di investitori stranieri, con l’eliminazione della ritenuta d’acconto sui finanziamenti a medio-lungo termine da parte di banche, fondi di credito e assicurazioni estere.
Sul fronte dell’accesso al finanziamento alternativo si prevede la rimozione di diversi vincoli fiscali: l’eliminazione della ritenuta d’acconto sugli interessi e i proventi sulle obbligazioni non quotate collocate presso investitori qualificati; l’estensione dell’imposta sostitutiva anche alle cessioni di crediti garantiti che permetterà agli investitori di acquisire crediti senza pagare imposte gravose per trasferire le garanzie accessorie; l’estensione della disapplicazione della ritenuta d’acconto sugli interessi, sui proventi delle obbligazioni e titoli simili corrisposti alle società di cartolarizzazione che li sottoscrivono e, infine, estensione del fondo di garanzia ai minibond.
Le nuove misure prevedono un nuovo sostegno agli investimenti di almeno 10 mila euro in macchinari e beni strumentali in favore di tutte le imprese. Nel dettaglio si tratta di un credito di imposta al 15% dell’investimento incrementale effettuato nei prossimi 12 mesi rispetto alla media dei 5 anni precedenti. Il credito di imposta è fruibile in compensazione dei tributi dal 2016.
Sugli incentivi alla capitalizzazione è previsto il potenziamento dell’Ace, Aiuto alla crescita economica, misura che garantisce benefici fiscali a fronte di aumenti di capitale deducendo dall’imponibile Ires un rendimento figurativo sugli apporti di capitale. Su questo fronte si prevede un ampliamento della platea dei beneficiari.
Per le imprese incapienti Ires, spiega il ministro, “vi e’ la possibilità di ottenere un credito d imposta in compensazione dei tributi Irap anticipando la fruizione del beneficio fiscale. Per le imprese che si quotano l’apporto di capitale e’ incrementato del 40% in tre anni”.
Quanto agli incentivi alla quotazione, “si introducono le azioni a voti plurimo, uno strumento di flessibilità che incentiva la quotazione; si facilita l’adozione dei principi contabili Ias anche per le non quotate; arrivano semplificazioni per le spa, con una riduzione del capitale sociale minimo da 120mila a 50mila euro; la soglia minima per le opa potrà essere inoltre diversa dal 30% e compresa tra il 20 e il 40% ed, infine, la soglia per la comunicazione delle partecipazioni rilevanti e per l’ammissibilità delle partecipazioni reciproche per le pmi quotate sale dal 2% al 5%”.