Si è parlato di crisi dei negozi di vicinato, servizi, programma eventi, ristorazione e mercato
Si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato gli assessori Gabriele Sgueglia e Alessandro Sabella e, per Confesercenti Pistoia, il presidente Pierluigi Lorenzini, il direttore Riccardo Bruzzani e il vicedirettore Stefano Giachetti. Al centro della discussione il documento presentato dall’associazione e riguardante la situazione di difficoltà vissuta dal commercio di vicinato e dai pubblici esercizi.
Sono state da tutti riconosciute le rilevanti e complesse difficoltà del commercio, in quanto è in atto un forte processo di cambiamento con le vendite online e le mutate abitudini dei consumatori. A maggior ragione sono indispensabili a livello locale misure per non desertificare le città dai negozi, la cui presenza è fondamentale per la qualità della vita dei residenti, per la sicurezza e la crescita del turismo. Il commercio ha bisogno del turismo, ma quest’ultimo ha bisogno di una città viva e capace di offrire servizi. Concetti che sono stati condivisi dall’amministrazione.
Parcheggi, arredo urbano e segnaletica sono inoltre temi irrinunciabili, soprattutto per un comune capoluogo che deve essere attrattivo anche per i territori circostanti. Anche in questo caso i rappresentati dell’amministrazione hanno ribadito il loro impegno.
Un altro aspetto importante si riferisce alla implementazione e qualificazione del programma annuale degli eventi, per il quale si ritiene necessaria un’ampia azione di condivisione tra Comune, associazioni e imprese, sia nella sua concreta attuazione, sia per individuare e valorizzare l’offerta commerciale da far conoscere ai potenziali consumatori.
Riguardo al turismo è stata riconosciuta la crescita delle presenze, ma le potenzialità disponibili consentirebbero un ulteriore sviluppo, purché si riesca ad attuare una qualificata organizzazione dell’accoglienza e una diffusa conoscenza dell’offerta delle ricchezze cittadine. Oltre a un rapporto sinergico tra turismo e commercio, è importante cogliere le opportunità che si possono creare tra presenze turistiche e offerta della ristorazione, che dimostra la positiva volontà di riposizionarsi.
Nel quadro della crescita del turismo, Confesercenti ha posto in termini nuovi la questione del mercato bisettimanale. Non si tratta di entrare nel merito della sua avvenuta ristrutturazione, quanto della necessità di compiere una profonda svolta, nella consapevolezza che i mercati nei centri storici hanno un futuro se viene invertita la tendenza al loro snaturamento e al declino. Le città hanno bisogno di progettualità per essere ridisegnate e, in questo ambito, anche i mercati sono coinvolti come parte integrante e attiva delle attività del centro storico, come già sottolineava il nostro grande architetto Michelucci, sinergici con il commercio fisso e richiesti come priorità dai turisti. L’alternativa è la perdita irreversibile di un valore che caratterizza la peculiarità delle nostre città.