Incontro unitario dei gestori Esso di Petrolifera Adriatica a Senigallia venerdì 15 marzo

 

In vista dello sciopero dei gestori Esso di Petrolifera Adriatica del 20 e 21 marzo pv in Toscana Marche e Abruzzo, Faib Fegica e Figisc hanno organizzato per venerdì 15 marzo a Senigallia un incontro dei gestori Esso delle Marche e dell’Abruzzo.

L’incontro si svolgerà presso la sede Confesercenti di Senigallia in via Nicola Abbagnano 3, nelle vicinanze del casello autostradale, alle ore 13,00.

Durante la riunione saranno discusse le principali questioni di conflittualità con l’azienda subentrata alla Esso italiana e illustrate le modalità di sciopero.

Lo sciopero si svolgerà da martedì 19 marzo, a partire dalle ore 19,00 fino al 22 marzo alle ore 07,00, compreso gli accettatori Self-service sugli impianti Esso ceduti a Petrolifera Adriatica, in Toscana, Marche e Abruzzo.

I gestori Esso delle tre Regioni sciopereranno per protestare contro il netto peggioramento delle loro condizioni economiche a seguito del passaggio a Petrolifera Adriatica; contro l’aggressione ai gestori praticata con gli accordi one to one; per contestare le condizioni di prezzo non competitive che stanno mettendo in ginocchio le gestioni; contro la reazione dell’azienda che mette fuori mercato i gestori che hanno osato intraprendere l’azione legale, per denunciare la pratica di condizioni inique e discriminatorie

I gestori reclamano l’applicazione dell’accordo sottoscritto e tuttora in vigore firmato il 16 luglio 2014 in forza del d.lgs. 32/1998, della legge 57/2001 e della legge 27/2012 con la Esso a cui Petrolifera Adriatica è subentrata. Come riconosciuto dal tribunale di Roma.

La protesta si svolge a sostegno della trattativa aperta con i Sindacati dei gestori per la sigla di un Accordo Economico e normativo che garantisca il futuro alle gestioni con il giusto riconoscimento economico del lavoro svolto.

Nel corso dell’incontro sarà presentata la proposta delle Federazioni all’Azienda.

L’incontro è aperto a tutti i gestori a marchio Esso ceduti a Petrolifera Adriatica di Marche e Abruzzo.

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