Istat, +5,7% nei dati grezzi. Giù tutti comparti meno l’energia
La produzione industriale diminuisce a gennaio 2017 del 2,3% rispetto a dicembre e dello 0,5% rispetto a gennaio 2016, nei dati corretti per effetto di calendario. Si tratta del primo calo tendenziale dopo cinque aumenti consecutivi e segue l’aumento del 6,8% di dicembre. Lo comunica l’Istat spiegando che su questo dato incide anche la forte differenza nei giorni lavorativi (due in più rispetto allo scorso anno): i dati grezzi mostrano infatti un aumento del 5,7% su base annua. Tutti i comparti presentano variazioni negative tranne l’energia.
L’indice destagionalizzato mensile indica una crescita per l’energia del 3,1% e riduzioni per i beni strumentali (-5,3%), i beni intermedi (-3,4%) e i beni di consumo (-1,6%). In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a gennaio 2017, un aumento “marcato”, sottolinea l’Istat, nel comparto dell’energia (+14,4%), segnano invece diminuzioni i beni strumentali (-6,2%) e, in misura più lieve, i beni di consumo (-1,9%) e i beni intermedi (-1,4%).
Per quanto riguarda i settori di attività economica, a gennaio 2017 i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria (+17,1%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (+12,7%) e della fabbricazione di prodotti chimici (+2,1%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei comparti delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (-9,5%), dell’industria del legno, della carta e stampa (-8,5%) e dell’attività estrattiva (-5,9%).