Istat: Confesercenti, Pil tagliato di 5 miliardi rispetto a stime, quadro economia ancora contradditorio

 L’Associazione: bene consolidamento Pil nel 2017, ma preoccupa eventuale instabilità politica dopo referendum.

Istat: Confesercenti, Pil tagliato di 5 miliardi rispetto a stime, quadro economia ancora contradditorioIl quadro dell’economia italiana è ancora contraddittorio e incerto. Da un lato si rilevano miglioramenti su occupazione e investimenti, dall’altro il Pil cresce 5 miliardi in meno – 190 euro a famiglia – rispetto alle stime di 6 mesi fa. E anche sulla spesa delle famiglie le prospettive non sono brillanti: quest’anno la crescita frena di 2 decimali rispetto al 2015, e per il 2017 si prevede un ulteriore rallentamento.

Così l’Ufficio economico Confesercenti sui dati diffusi oggi dall’Istat.

Più che di ripresa dei consumi delle famiglie, possiamo al massimo parlare di consolidamento. La spesa cresce ma meno di prima e, soprattutto, meno di quanto ci si aspetterebbe, considerando i dati che si riferiscono al reddito, al potere d’acquisto e all’occupazione: nonostante l’incremento significativo del potere d’acquisto (+1,1%), le famiglie italiane stanno destinando una quota significativa del proprio reddito a ricostituire i propri risparmi. Va segnalato, inoltre, un certo riavvio delle compravendite immobiliari e, per quanto, invece riguarda la spesa, questa è trainata dai servizi e da una nuova lieve crescita degli acquisti di automobili che, però in gran parte si indirizza a produzioni estere, facendo aumentare l’import: i commercianti, come si evince dai dati delle vendite e delle chiusure di impresa, non stanno festeggiando.

Il contributo delle esportazioni nette è negativo, e anche il credito alle imprese continua a calare (-2,6%).

“Cercare di trovare un senso in questi segnali contraddittori – afferma il Presidente di Confesercenti Massimo Vivoli – è diventato ormai un esercizio di equilibrismo. Nel 2017, comunque, grazie anche al proseguimento del QE della BCE, al cambio euro-dollaro più favorevole e a una legge di stabilità espansiva, si intravede un ulteriore consolidamento del Pil, anche se sempre sotto il punto percentuale. A patto, però, di evitare scossoni: preoccupa, da questo punto di vista, la possibile instabilità politica legata all’esito del referendum. Che potrebbe bloccare ulteriormente le performance già poco brillanti del Paese”.

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