L’indice di fiducia scende a 74,6 da 78,5 di marzo, il dato peggiore dal 2003
Crolla l’indice della fiducia delle imprese italiane che ad aprile scende a 74,6 da 78,5 di marzo. Questi i dati dell’Istat che segnala come il calo sia dovuto al peggioramento della fiducia delle imprese manifatturiere, dei servizi di mercato e delle costruzioni. Migliora, invece, lievemente il clima di fiducia nel commercio al dettaglio. Entrando ne dettaglio, l’indice del clima di fiducia delle imprese manifatturiere diminuisce lievemente, passando da 88,6 di marzo a 87,6. Le attese di produzione e i giudizi sugli ordini peggiorano (i saldi scendono da -3 a -5 e da -43 a -46, rispettivamente), mentre il saldo relativo ai giudizi sulle scorte di magazzino passa da 0 a -1. L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie indica un peggioramento delle attese di produzione nei beni di consumo (da -2 a -5) e nei beni intermedi (da -5 a -9) e una stabilità nei beni strumentali (-1). Quanto alle imprese di costruzione l’indice del clima di fiducia diminuisce da 79,8 di marzo a 78,2. I giudizi sugli ordini e piani di costruzione migliorano leggermente (il saldo varia da -53 a -52), mentre le attese sull’occupazione peggiorano (da -13 a -17). Per quanto riguarda l’indice del clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato, questo scende in misura significativa, passando da 73,6 di marzo a 68,2: peggiorano i giudizi (da -23 a -32) e, meno sensibilmente, le attese sugli ordini (da -11 a -16), calano anche le attese sull’andamento dell’economia in generale (da -53 a -56 il saldo). Nel commercio al dettaglio, infine, l’indice del clima di fiducia aumenta da 75,4 di marzo a 77,4. L’indice aumenta sia nella grande distribuzione (da 65,1 a 68,6) sia, in misura più lieve, nella distribuzione tradizionale (da 88,1 a 88,3).