La Bce lascia i tassi invariati

Draghi: ‘A dicembre riesaminiamo stimolo del quantitative easing’

La Banca Centrale Europea ha lasciato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,05%. Il tasso sui prestiti marginali e quello sui depositi bancari restano rispettivamente allo 0,30% e -0,20%.
“Il quantitative easing sta funzionando e spinge il credito a famiglie e imprese – ha detto il presidente della Bce Mario Draghi – ma restano rischi sulla crescita e l’inflazione, legati anche ai mercati emergenti e ai prezzi delle materie prime”.
A dicembre il consiglio Bce riesaminerà il quantitative easing, alla luce delle nuove stime su inflazione e crescita, ha annunciato Draghi, sottolinenado che la Bce “non ha ancora fatto alcuna scelta specifica” su come rilanciare il quantitative easing, ma “è pronta ad agire se necessario” e “aperta a tutti gli strumenti di politica monetaria”. La Bce prevede, inoltre, un’inflazione ancora “molto bassa” nel breve termine e un graduale rialzo nel corso del 2016 e 2017. Fra le varie opzioni, la Bce ha, infine, discusso un nuovo taglio sul tasso che la Bce applica sui depositi delle banche, attualmente a -0,2%.

 

 

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