L’aggravarsi della crisi dell’editoria, così come evidenziato dalle recenti decisioni di alcuni grandi gruppi editoriali di sopprimere diverse testate storiche di periodici, con il conseguente taglio dell’occupazione, rende ancora più drammatica la situazione economica per migliaia di rivenditori di quotidiani e periodici. Le edicole, già in forte difficoltà nel far quadrare i conti, tra la diminuzione degli incassi e l’aumento dei costi di gestione, si troveranno nella difficoltà di gestire una ridotta offerta di prodotto sia per numero di copie, sia per varietà delle testate.
In questo quadro, la Presidenza della Fenagi Confesercenti, riunitasi lo scorso lunedì 18 Febbraio, ha deciso di disdire unilateralmente l’Accordo Nazionale per la vendita dei quotidiani e periodici.
Questa forte decisione politica si è resa necessaria per indurre gli Editori ad una reale assunzione di responsabilità di fronte alla improcrastinabile necessità di iniziare, in tempi brevi, un vero confronto con la categoria che, partendo dai gravi problemi che stanno vivendo i rivenditori, vada a definire le caratteristiche che dovrà assumere la rete di vendita del futuro e sia finalizzato ad una reale sinergia fra tutti gli attori della filiera per una coerente e rapida riforma legislativa del settore.