La Filiera carni richiede al Governo un Piano di comunicazione istituzionale

carniCon una nota congiunta l’Alleanza delle Cooperative Italiane Agroalimentare, Assalzoo, Assica, Assocarni, Cia, Confagricoltura, Copagri, Fiesa Confesercenti, Una Italia e Uniceb, a seguito dell’incontro tenutosi al Ministero delle Politiche Agricole lo scorso 9 marzo, hanno evidenziato al Ministro Martina e alla struttura dirigente del MiPAAF alcune linee d’azione a supporto e a salvaguardia del settore delle carni.
Le Associazioni rappresentative del comparto carni hanno ipotizzato “una serie di iniziative a breve e a medio-lungo periodo incentrate su una corretta informazione al consumatore sia sui sistemi di allevamento presenti sul territorio italiano, sia sulla salubrità degli alimenti zootecnici garantita dagli operatori della filiera e dai controlli del Servizio Sanitario Nazionale, sia sulle proprietà nutrizionali e su una corretta alimentazione.”
Nella nota le Associazioni fanno riferimento all’interdisciplinarità dell’intervento e alla necessità di comunicare al consumatore finale in modo da “fornire al cittadino un punto di riferimento, fruibile, semplice e oggettivo, in cui reperire le corrette informazioni che troppo spesso i social network, blog, siti internet, articoli stampa e trasmissioni televisive diffondono in maniera errata e faziosa.” Allo stesso tempo occorre una informazione ufficiale in modo che possa “essere una fonte utile al lavoro di informazione svolto dalla stampa nazionale, evitando il diffondersi di informazioni non corrette e non verificate nonché inutili allarmismi.”
La proposta mira poi a coinvolgere nel progetto comunicazionale gli operatori sanitari di base e quelli dell’informazione di modo che possano essere esposti “con chiarezza il sistema di produzione nazionale, il rispetto delle regole da parte degli operatori della filiera sia in ambito alla sicurezza alimentare sia in ambito al benessere animale, nonché il sistema di controlli che assicurano ai consumatori la salubrità del prodotto nazionale.”
Infine è stata avanzata la proposta di programmare cicli dedicati alla corretta educazione alimentare, affidata a professionisti dell’alimentazione per informare i più giovani sui contenuti nutrizionali, sui principi della corretta ed equilibrata alimentazione, sui sistemi di produzione nazionale della filiera della carne, sulla salubrità degli alimenti e sul rispetto del benessere animale.

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