La Presidenza di Confesercenti E.R. incontra il candidato a Bruxelles di FdI Garagnani: mettere al centro delle politiche europee le PMI

Garagnani

Il Presidente Domenichini ha illustrato al candidato le richieste e le proposte che l’Associazione sta presentando a chi rappresenterà il territorio nell’Unione Europea, contenute in un apposito documento

Proseguono gli incontri della Presidenza di Confesercenti E.R. con i candidati alle elezioni europee. Oggi, i vertici dell’Associazione hanno incontrato il candidato per Fratelli d’Italia (circoscrizione Nord-Orientale) Guglielmo Garagnani.

Erano presenti in sede assieme al candidato Dario Domenichini e Marco Pasi, rispettivamente Presidente e Direttore regionale dell’Associazione, mentre in collegamento erano presenti i rappresentanti di tutte le strutture territoriali Confesercenti dell’Emilia Romagna. Il Presidente Domenichini ha illustrato al candidato le richieste e le proposte che l’Associazione sta presentando a chi rappresenterà il territorio nell’Unione Europea, contenute in un apposito documento.

“Gli ultimi cinque anni – ha detto fra l’altro Domenichini – sono stati caratterizzati da una crisi sanitaria ed economica senza precedenti, e sebbene l’Unione Europea abbia agito forse per la prima volta in modo unitario, impegnando risorse significative per sostenere le imprese ed i cittadini e per finanziare la transizione verso un’economia sostenibile, le incertezze geopolitiche e il possibile ritorno dell’inflazione minacciano il percorso di ripresa”. Tra i temi sollevati con il candidato Garagnani, un rilievo particolare è stato posto sul progetto di “Capitale Europea del Commercio di Prossimità, già approvato dal Parlamento europeo, per la promozione delle piccole imprese commerciali, del loro ruolo sociale e per la valorizzazione dello stile di vita e dell’identità europea. Altro argomento particolarmente evidenziato è stato quello relativo agli stabilimenti balneari e al commercio su area pubblica che necessitano di un intervento chiarificatore delle istituzioni europee per la salvaguardia del lavoro e del futuro delle migliaia di imprese oggi a rischio di sopravvivenza.

Garagnani, da parte sua, agricoltore e imprenditore, ha sottolineato come abbia accettato la proposta di candidatura per cercare di portare al Parlamento europeo le necessità e le richieste del mondo agricolo ma di tutto il tessuto imprenditoriale del territorio regionale, fatto da realtà di micro e piccole dimensioni che difficilmente trovano soddisfazione nelle attuali politiche europee. Garagnani ha espresso anche apprezzamento per le posizioni di Confesercenti e dichiarato la propria disponibilità a lavorare assieme per un Europa più in sintonia con le esigenze delle imprese rappresentate anche da Confesercenti.

Queste, in sintesi, le proposte di Confesercenti all’Europa:

  • Semplificazione della normativa e riduzione degli adempimenti. Utilizzo esteso della digitalizzazione per ridurre gli oneri sulle imprese;
  • Sostegno per l’accesso al credito, anche attraverso l’utilizzo di strumenti alternavi di finanziamento come microcredito, crowdfunding e minibond;
  • Regolamentazione dei micropagamenti per ridurre i costi delle transazioni;
    Rafforzamento del capitale umano, con investimenti in formazione e sviluppo delle competenze anche per gli imprenditori, per garantire un sostegno più strutturato alla transizione tecnologica e organizzativa;
  • Lotta al fiscal dumping, contrastando la disparità di tassazione a livello europeo per evitare concorrenza sleale interna alla Ue;
  • Implementazione delle politiche che equilibrino la competizione tra retail online e offline;
  • Politiche di sostegno alle PMI negli investimenti per la transizione verso energie rinnovabili e supporto ai consorzi di acquisto di energia e gas;
  • Dare seguito e sostegno all’iniziativa “Capitale Europea del Commercio di Prossimità” per valorizzare il commercio urbano quale motore indispensabile all’elevamento della qualità della vita nelle città europee;
  • Modificare la Direttiva Servizi (Bolkestein) per non penalizzare le migliaia di imprese e famiglie dei settori coinvolti e dare certezze per il futuro.

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