Tassi: deciso rialzo di un quarto di punto, al 4,25%. “A settembre pausa o rialzo, ma certo non taglio”
“Le prospettive a breve termine dell’attività economica si sono deteriorate molto a causa della domanda più debole che pesa sulla manifattura, e anche gli investimenti mostrano segni di peggioramento. I servizi restano forti ma si sta perdendo slancio. L’economia resta debole a breve termine”. A dirlo la presidente della Bce, Christine Lagarde, al termine della riunione del Consiglio direttivo.
“Il mercato del lavoro resta robusto, con la disoccupazione ai minimi, ma alcuni indicatori mostrano che il trend può rallentare a causa del calo della manifattura”, ha aggiunto.
La Bce ha deciso di alzare i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,25%, quello sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%. “Abbiamo deciso il nono rialzo in un anno, lo abbiamo deciso all’unanimità” e per il futuro “i dati e la valutazione ci diranno se e quanto ancora abbiamo terreno da coprire. Siamo dipendenti dai dati e aperti alle decisioni di settembre e oltre, perché questi dati potrebbero variare da un meeting all’altro”, ha detto Lagarde.
“Ora ci muoviamo in un territorio dove dipendiamo dai dati, e sulla base di quello determiniamo se rialziamo o se ci fermiamo. Ma certamente non tagliamo i tassi”. “A settembre “può
esserci un rialzo o una pausa, ma una pausa potrebbe non essere per un periodo esteso, perché dipende dai dati”, ha aggiunto , sottolineando di avere “l’assoluto sostegno del
Consiglio direttivo”.
“Si vede chiaramente che la politica monetaria si sta trasmettendo con forza ai settori dell’economia, nel settore finanziario ma anche in quello degli investimenti immobiliari e in generale degli investimenti”, ha concluso la presidente della Bce.