La disoccupazione giovanile in Italia ha raggiunto il dato allarmante del 42,4% per la fascia d’eta’ 15-24. A sottolinearlo e’ l’ultimo Rapporto Ilo sulle tendenze globali dell’occupazione nel 2013 facendo riferimento ai dati Istat, mentre, secondo i dati piu’ recenti, il tasso di disoccupazione giovanile nell’Ue 28 avrebbe raggiunto quota 23,4%. La situazione in Italia peggiora in regioni come Sicilia e Calabria nelle quali, quasi un giovane su due e’ disoccupato.
Il Rapporto Ilo mette in evidenza che nel 2013 i giovani disoccupati al di sotto dei 25 anni, nel mondo, sono arrivati a 74,5 milioni, quasi un milione in piu’ rispetto al 2012. Il tasso di disoccupazione giovanile ha superato il 13% ovvero quasi tre volte tanto il tasso di disoccupazione degli adulti.
I giovani disoccupati e quelli scoraggiati fanno parte dei Neet, ovvero quei giovani che non lavorano, non studiano e non sono in formazione. Secondo Eurostat, nel 2011, erano 7,5 milioni i giovani europei tra i 15 e i 24 anni e altri 6,5 milioni tra i 25 e i 29 anni completamente esclusi dal mercato del lavoro e da qualsiasi percorso formativo.
Si tratta di un esercito di giovani senza lavoro. Se non si interviene rapidamente e in maniera strutturata, afferma l’Ilo nel suo Rapporto sulle tendenze globali dell’occupazione giovanile 2013, un’intera generazione e’ a rischio esclusione. Per far fronte a questa emergenza il Consiglio europeo ha adottato nell’aprile 2013 l’Iniziativa ‘Garanzia Giovani’, un programma concreto che sollecita gli Stati membri ad attuare rapidamente misure che assicurino ai giovani fino ai 25 anni, entro il quarto mese di disoccupazione, di ricevere un’offerta di lavoro qualitativamente valida, di formazione, apprendistato o tirocinio.
Per garantire l’efficacia di queste misure, l’Ilo e la Commissione Europea collaborano attivamente e assistono gli Stati membri nello sviluppo dei Piani di garanzia giovani, in particolare, nella fase di monitoraggio e integrazione con altre misure di promozione dell’occupazione giovanile. Secondo le ultime stime dell’ILO e’ possibile attuare la garanzia giovani con un costo annuale compreso tra lo 0,5% e l’1,5% del PIL.
La Presidente dell’Intergruppo giovani del Parlamento italiano, Anna Ascani, durante una conferenza stampa con il ministro del LAvoro Giuliano Poletti e il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano sul programma ‘Garanzia Giovani’, si e’ detta e’ convinta che “la soluzione del dramma europeo della disoccupazione giovanile puo’ essere la dichiarazione Schuman della nostra generazione, come atto fondativo di un’Europa delle opportunita’, di un’Europa che cresce scommettendo sul talento dei suoi ragazzi, i quali hanno pagato piu’ di tutti il prezzo della crisi economica. La Garanzia Giovani e’, in questo senso, un ottimo strumento: non e’ la bacchetta magica, ma un segnale di attenzione straordinario che, non a caso, viene proprio dalle istituzioni europee”.