Lavoro: nel secondo trimestre continua la crescita dell’occupazione, +3,6% rispetto al 2021

Rapporto congiunto di Istat, Ministero, Inps, Inail e Anpal

Nel secondo trimestre dell’anno l’input di lavoro, misurato in Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno), è aumentato sia in termini congiunturali (+1,2% rispetto al primo trimestre 2022) che su base annua (+4,9% rispetto al secondo trimestre 2021). La stessa dinamica si rileva per il Pil, in crescita rispettivamente di +1,1% e +4,7%. L’occupazione, a sua volta, aumenta rispetto sia al trimestre precedente sia al secondo trimestre 2021 (+3,6%).  In crescita le posizioni lavorative dei settori dell’industria e dei servizi (+5,9%, Istat-Oros), in tutti i settori di attività economica, con l’unica eccezione di quello agricolo.

E quanto emerge dalla nota trimestrale congiunta sulle tendenze dell’occupazione pubblicata da Istat, ministero del Lavoro, Inps, Inail e Anpal,

Contratti a tempo indeterminato e determinato

Prosegue la crescita tendenziale delle posizioni lavorative a tempo indeterminato sia nei dati delle CO, seppur in rallentamento (+268 mila in un anno; era +299 mila nel quarto trimestre 2021, +310 mila nel terzo e +371 nel secondo), sia in quelli Inps-Uniemens (+200 mila rispetto al primo trimestre 2021). Ancora più marcata la dinamica positiva delle posizioni a tempo determinato, tanto nei dati delle CO (+403 mila posizioni), quanto in quelli di Inps-Uniemens riferiti alle sole imprese private (+564 mila posizioni) che comprendono il lavoro in somministrazione e a chiamata.

Durata dei contratti a tempo determinato

Dai dati delle CO, nel secondo trimestre 2022, il 37,0% delle posizioni lavorative attivate a tempo determinato ha una durata prevista fino a 30 giorni (il 13,3% un solo giorno). Il 36%, invece, da due a sei mesi, mentre meno dell’1,0% supera un anno. Nel complesso, si riscontra un aumento dell’incidenza sul totale  dei contratti di breve durata (23,7% fino a una settimana, +3,9 punti rispetto al secondo trimestre 2021). Si riduce, allo stesso tempo,  l’incidenza per le altre classi di durata, a eccezione di quella da 6 mesi a un anno che è in crescita (15,4%, +1,2 punti).

Prestazione occasionali e lavoro indipendente

Nel trimestre l’utilizzo del Contratto di Prestazione Occasionale è rimasto in linea con i valori del 2021, coinvolgendo mediamente circa 15 mila lavoratori al mese. Nello stesso periodo del 2022, il Libretto Famiglia registra in media mensile circa 12 mila prestatori. Il lavoro indipendente, secondo la Rilevazione sulle forze di lavoro (Rfl), rimane stabile in termini
congiunturali e aumenta su base annua (+36 mila occupati, +0,7%).

 

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