Il maltempo si è abbattuto in Sicilia ed un’alluvione ha colpito Catania, dove l’allerta meteo resta arancione anche senza pioggia. Intanto è arrivato in città il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, dove parteciperà, in Prefettura, ad una riunione con le Autorità territoriali e le Strutture Operative riunite nel Centro Coordinamento Soccorsi. “Rispetto a ieri abbiamo un incremento in termini di uomini giunti dalla Puglia che sono attrezzati per fronteggiare scenari alluvionali. Qualora tornassero a verificarsi, potremo dare ulteriori risposte”, ha spiegato il capo dei Vigili del fuoco di Catania, Giuseppe Biffarella, prima dell’inizio del vertice in Prefettura.
Intanto, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato questa mattina al sindaco di Catania, Salvo Pogliese, per avere informazioni sulla grave emergenza e per esprimere la sua vicinanza alla città colpita dal maltempo, secondo quanto si legge in una nota del Quirinale. Il sindaco Pogliese, con un’apposita ordinanza, ha inoltre previsto la chiusura dei negozi: “A seguito dell’aggravarsi delle condizioni meteo e dei ripetuti inviti ai cittadini a non muoversi da casa per la condizione di emergenza in funzione del rischio a cui è esposta la popolazione – si legge in una nota del Comune – il sindaco ha firmato un’ordinanza, disponendo con effetto immediato e sino alle ore 24 di oggi la chiusura, degli esercizi commerciali ad eccezione delle farmacie, di quelle di prodotti alimentari e di prima necessità del Comune di Catania che invece possono rimanere aperte”.
“L’alluvione che sta flagellando la Sicilia deve suonare come un forte campanello d’allarme e richiamare l’attenzione sulla necessità di una chiara e urgente strategia in materia di prevenzione dei rischi idrogeologici, perché nell’Italia che riparte e ricostruisce dopo la pandemia non si possono più tollerare ponti che crollano per frane, alluvioni, inondazioni”. E’ quanto ha affermato il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, in apertura di seduta. “Una strategia tesa a ripensare, rinnovare e soprattutto consolidare – ha aggiunto – l’intero patrimonio infrastrutturale nazionale per creare le condizioni per scongiurare i tragici effetti di calamità naturali, come quella che si sta abbattendo sulla Sicilia e quelle che negli ultimi anni hanno colpito il Piemonte, la Liguria, il Veneto, il Trentino, la Toscana, l’Emilia Romagna, il Lazio, la Calabria e tante altre Regioni d’Italia, provocando lutti e distruzioni”.