Manovra: via libera in Commissione, il voto alla Camera entro Natale

Con 151 sì alla Camera il decreto fisco è legge

Deliberato di istituire tavolo tra banche e imprese per tagliare i costi di utilizzo Pos nelle transazioni fino a 30 euro per esercenti con fatturato fino a 400mila euro

Via libera al mandato ai relatori di maggioranza sulla manovra economica da parte della Commissione Bilancio della Camera. Giovedì 22 dicembre dalle 08.00 il testo approderà nell’aula di Montecitorio, dove venerdì 23 dicembre è atteso il voto di fiducia, con la discussione sugli ordini del giorno che dovrebbe concludersi entro la mattina del 24, comunque prima di Natale. Poi il passaggio in Senato.

Si sblocca, dunque, l’iter parlamentare del testo, allontanando forse lo spettro dell’esercizio provvisorio.

La manovra mette in campo provvedimenti per 35 miliardi di euro, di cui 21 sono destinati alle misure per la mitigazione dell’aumento del costo dell’energia.

Confermata la variazione da mille a cinquemila euro per il tetto al contante. Mentre è stata stralciata la rimozione delle multe per gli esercenti che rifiutano l’uso del Pos fino a 60 euro, visti gli appunti dell’Ue. Deliberato inoltre di istituire un tavolo tra banche ed imprese per tagliare i costi di utilizzo del Pos nelle transazioni fino a 30 euro per gli esercenti con fatturato fino a 400mila euro.

In attesa del testo definitivo della Manovra, queste dovrebbero essere le principali misure previste:

RESTANO SANZIONI PER ESERCENTE CHE RIFIUTA POS. Restano le sanzioni per i commercianti che non accettano pagamenti con il Pos per acquisti di cifre inferiori a 60 euro. E’ stato infatti soppresso il comma dell’articolo 69 che prevedeva lo stop alle multe, visti gli appunti dell’Ue. E’ stato deliberato inoltre di istituire un tavolo tra banche ed imprese per tagliare i costi di utilizzo del Pos nelle transazioni fino a 30 euro per gli esercenti con fatturato fino a 400mila euro.

BONUS CULTURA 18ENNI CON ‘PALETTI’. Via libera al nuovo bonus per i diciottenni che può essere speso per libri e attività culturali, potrà arrivare a 1.000 euro quale somma di 500 euro per chi ha un Isee familiare fino a 35mila euro e gli altri 500 euro nell’eventualità del voto di maturità pari a 100 su 100.

FONDO UNICO SPETTACOLO. Il fondo unico per lo spettacolo cambia denominazione e diventa Fondo unico per lo spettacolo dal vivo. E’ quanto prevede un emendamento alla manovra approvato in commissione bilancio della Camera. La stessa norma istituisce un fondo presso il Ministero della cultura con una dotazione di 100 milioni nel 2023, 34 nel 2024, 32 nel 2025 e 40 milioni a decorrere dal 2026.

SIGARETTE. Rincari più soft per le sigarette (circa 10-12 centesimi in più anziché 20 per un pacchetto) ma stretta sul trinciato, con un rincaro medio di circa 40 centesimi.

CUNEO. Sale da 20 a 25mila euro la soglia di reddito entro la quale i lavoratori dipendenti possono beneficiare del taglio del cuneo di 3 punti percentuali. Vale oltre 500 milioni.

PENSIONI. Previsto innalzamento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75, ma solo per il 2023.

OPZIONE DONNA. Non cambia la stretta introdotta in manovra: l’anticipo pensionistico sale a 60 anni, riducibile di un anno per ogni figlio e nel limite massimo di 2 anni, ed è solo per tre categorie di lavoratrici (caregiver, invalide almeno al 74% e licenziate o dipendenti da aziende in crisi).

ASSEGNO FAMILIARE E CONGEDO. Per i nuclei con quattro o più figli la maggiorazione mensile forfettaria sale da 100 a 150 euro. Aumenta anche l’indennità del congedo parentale, dal 30 all’80%, per un mese aggiuntivo entro il sesto anno d’età dei figli: possono usarlo entrambi genitori, in via alternativa.

MUTUI. Il mutuo potrà essere rinegoziato, passando dal tasso variabile a quello fisso. La misura, dispone il testo, è rivolta a coloro che hanno un Isee fino a 35mila euro e devono rinegoziare un finanziamento che non superi i 200mila euro.

STRALCIO MINI-CARTELLE SOLO CON OK COMUNI. Non ci sarà più la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali di multe e tasse in riscossione dal 2000 al 2015 di importi inferiori ai 1.000 euro. Mentre gli interessi saranno comunque cancellati, la decisione se stralciare o meno l’imposta e le sanzioni spetterà agli enti locali. Inoltre, è previsto che lo stralcio slitti di due mesi: la scadenza non è più prevista per il prossimo 31 gennaio, ma passerà al 31 marzo 2023.

NIENTE RDC SE SI RIFIUTA PRIMA OFFERTA LAVORO. Si perderà il beneficio del reddito di cittadinanza se verrà rifiutata la prima offerta di lavoro, anche se questa non verrà considerata ‘congrua’, laddove, per congruo, si considerava la proposta di un’occupazione che fosse compatibile con le proprie capacità e competenze, che prevedesse una retribuzione superiore del 20% rispetto all’assegno e che si svolgesse a una distanza entro 80 km dalla residenza o raggiungibile entro 100 minuti con il trasporto pubblico.

RDC SOLO DOPO SCUOLA OBBLIGO A decorrere dal 1 gennaio 2023 l’erogazione del reddito di cittadinanza ai giovani tra i 18 e i 29 anni sarà condizionata al completamento del percorso della scuola dell’obbligo.

IVA DIMEZZATA SU IMMOBILI GREEN. Una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’Irpef, fino alla concorrenza del suo ammontare, del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’Iva in relazione all’acquisto, effettuato entro il 31 dicembre 2023, di unità immobiliari a destinazione residenziale, di classe energetica A o B ai sensi della normativa vigente, cedute dalle imprese costruttrici delle stesse. La detrazione è pari al 50% dell’imposta dovuta sul corrispettivo d’acquisto ed è ripartita in 10 quote costanti nell’anno in cui sono state sostenute le spese e nei nove periodi d’imposta successivi.

TETTO A STIPENDI MANAGER BANCHE SALVATE STATO. Arriva un tetto agli stipendi dei manager delle banche salvate attraverso l’intervento dello Stato. A decorrere dal 2023 gli stipendi dei vertici non potranno superare il trattamento economico del primo presidente della Corte di cassazione, che è stabilito nella cifra lorda di circa 240mila euro.

MINI-PROROGA SUPERBONUS. Ci sarà più tempo per presentare la Cilas e poter fruire, così, del superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie. Il termine è stato esteso dallo scorso 25
novembre al 31 dicembre 2022, mentre la delibera condominiale sull’esecuzione dei lavori dovrà comunque essere stata adottata entro il 24 novembre scorso.

TASSA EXTRA-PROFITTI. La tassa sugli extraprofitti verrà applicata solamente alle società il cui 75% dei ricavi è generato da attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e
prodotti petroliferi. Il contributo è dovuto se almeno il 75% dei ricavi del periodo d’imposta antecedente a quello in corso al 1 gennaio 2023 deriva dalle attività indicate.

GIÙ IVA TELERISCALDAMENTO E PELLET. Passa dal 22% al 5% l’aliquota Iva per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento e dal 22% al 10% quella del pellet per tutto il 2023.

TRASPORTI. Arrivano più risorse per potenziare i collegamenti aerei di Sicilia e Sardegna, al fine di rimuove gli svantaggi che derivano dall’insularità. Attraverso un emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio della Camera a firma Raffa, e sottoscritto anche da altri gruppi, “per garantire un completo ed efficace sistema di collegamenti aerei da e per la Sicilia e da e per la Sardegna” viene istituito un fondo al Mit che avrà una dotazione di 5 milioni di euro nel 2023 e 15 milioni a partire dal 2024.

COPERTURE. A garantire coperture, oltre alla stretta sul reddito, anche l’innalzamento al 16% della tassa sull’acquisto delle partecipazioni e dei terreni edificabili (253 milioni) e dalla proroga al 2024 delle concessioni sui giochi (275 milioni in due anni).

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