In arrivo diluvio adempimenti in 3 mesi, 187 per 100 miliardi
“La pressione fiscale reale in Italia è ormai “tracimata” al 55% mentre per le Pmi è addirittura al 68,3%”. E’ l’allarme del presidente di Confesercenti, Marco Venturi, lanciato durante la sua relazione di apertura dei lavori della XIII Edizione del Meeting dell’associazione. “Non siamo più disponibili ad accettare una pressione fiscale reale che fa dello Stato il socio di maggioranza delle imprese. Un prelievo che ci porta nettamente sopra l’effettiva media europea”.
“Sono 101mila i commercianti italiani che negli ultimi 18 mesi hanno chiuso i battenti – ha proseguito Venturi – imprese che non ci sono più perché costrette a chiudere negli ultimi 18 mesi, per la crisi, ma anche per alti costi, alte tasse, troppa burocrazia”. “Cosa devono pensare – si è chiesto Venturi – che di legalità si ‘muore’ e di illegalità si sopravvive?”.
“Quello che chiediamo al governo – ha incalzato il presidente di Confesercenti – al parlamento, ai partiti, è più chiarezza e più coraggio per ripensare il sistema paese, per combattere illegalità, sprechi ed abusi. Dobbiamo recuperare risorse da destinare alla crescita dell’economia e dell’occupazione, consolidare le imprese martoriate da costi sempre più gravosi, da una fiscalità da record mondiale, da una burocrazia ancora asfissiante, da infrastrutture del tutto inadeguate. Le resistenze al cambiamento hanno fatto allargare il gap tra noi ed i principali paesi europei”.
E come se non bastasse il presidente Venturi ha annunciato che “tra ottobre e dicembre prossimo si creerà un vero e proprio ingorgo fiscale con ben 187 adempimenti, due al giorno, che ci costeranno quasi 100 miliardi”.