“Iniziative che danneggiano i mercati locali settimanali e confondono i cittadini”. Così definiscono gli eventi in programma nei prossimi giorni nei comuni dell’appennino modenese e bolognese, dal titolo “Il Mercatino da Forte dei Marmi” e “Mercato ATA – I toscani” Anva Confesercenti Modena e Fiva Confcommercio Modena, associazioni che riuniscono e tutelano le imprese del commercio su aree pubbliche, rinnovano la loro denuncia verso una comunicazione scorretta e ingannevole: “Queste iniziative non rispettano le normative regionali del settore del commercio ambulante, non pagano l’occupazione di suolo pubblico e non vendono merce di alta qualità come invece è presente nel mercato della nota cittadina balneare della Versilia”.
“I mercati che si fregiano del marchio di «Mercato da Forte dei Marmi» non ne hanno diritto come testimonia anche il sindaco comune di Forte dei Marmi, che ha più volte denunciato che «l’unico Mercato del Forte è quello che si svolge a Forte dei Marmi». Inoltre, l’amministrazione di Forte dei Marmi ha anche deferito all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato il danno di immagine creato da questi eventi al vero e unico Mercato del Forte dei Marmi, che, lo ribadiamo, è solo quello che si svolge a Forte dei Marmi. Quindi, tutto quello che viene portato fuori con il brand del Mercato del Forte non è mai stato riconosciuto come tale. Continueremo in questa direzione a denunciare l’inganno ai consumatori” afferma Paolo Panini, Vicepresidente di Anva Confesercenti Modena.
Alberto Dugoni, Presidente Provinciale Fiva Confcommercio Modena aggiunge: “Ancora una volta ci sentiamo in dovere di intervenire contro queste iniziative che sono ingannevoli, informando le amministrazioni comunali che inconsapevoli di queste situazioni, li ospitano. Precisiamo che la comunicazione è a nostro giudizio mendace e i prodotti proposti sono spesso generici, in gran parte non di produzione tipica della regione Toscana. Non si tratta di iniziative sporadiche, ma di un format concorrenziale ai mercati locali settimanali che si svolgono nei comuni della provincia e che rappresentano un reale servizio continuativo per il territorio”.
A questi mercatini del Forte dei Marmi si aggiungono poi altri mercati toscani che imperversano nell’appennino bolognese.
“Si è superato ogni limite, – denuncia Matteo Tadolini, operatore ambulante di Anva Confesercenti Modena – ben 11 mercati in poco più di 3 mesi e ben 15 domeniche in un solo comune in cui di fatto si è venuto a creare un vero e proprio mercato settimanale domenicale in barba a tutte le normative regionali di settore. Gli operatori toscani di questi mercati, infatti, non pagano per l’occupazione del suolo pubblico con danno per le casse comunali, creando un forte svantaggio per gli operatori locali che, al contrario, sostengono tali costi. Ora gli affari per gli ambulanti locali sono colati a picco proprio a causa di questi eventi che arrivano da fuori regione e che creano un grave danno per il commercio ambulante locale” conclude Tadolini.