“Le aziende associate Federnoleggio Confesercenti, che gestiscono migliaia di bus anche turistici in Italia, muovendosi in tutta Europa, esprimono il proprio cordoglio e la propria riflessione in merito al recente tragico incidente del bus precipitato dal viadotto sopraelevato a Mestre. L’ennesima tragedia, che lascia senza parole e che fa porre domande che non avranno risposta. E non l’avranno perché il focus è distorto da un’eccessiva semplificazione di un problema che è, in realtà, complesso”.
Così Luigi Pacilli, Presidente di Federnoleggio Confesercenti.
“Quando avvengono tragedie come questa, gli interrogativi che rimbalzano sui media sono sempre gli stessi: ‘Errore umano? Il bus era nuovo? Revisionato? Assicurato? L’autista era ubriaco, drogato? Aveva superato le sue ore di guida giornaliera?’. Domande assolutamente giuste, e altrettanto giuste – e doverose – sono le indagini. Così, però, ci si focalizza solo su una parte del problema. Si dovrebbe anche aprire una riflessione sulle infrastrutture stradali dedicate alla sicurezza. In particolare, sullo stato dei guardrail e parapetti specifici installati, obbligatori in Italia per ponti e viadotti stradali sopraelevati, che dovrebbero essere però in molti casi adeguati ed aggiornati alle attuali necessità di sicurezza”.
“Quello di Mestre, che abbiamo visto e continuiamo a vedere su tutti i media, ha la barriera metallica esterna divelta, e somiglia più alla ringhiera di un giardino che ad un baluardo capace di sostenere un bus sbandato od un veicolo pesante. Esistono e sono obbligatori per Legge italiana guardrail specifici per viadotti sopraelevati, capaci di fermare lo sbandamento di un autobus e che, se installati, eviterebbero di farlo precipitare. Lo sbandamento si trasformerebbe in un probabile grande tamponamento a catena, con danni e vittime, ma non in una tale inaccettabile tragedia. Se il guardrail e il parapetto di Mestre – installato nel 1965 – fossero stati aggiornati e avessero fatto il proprio lavoro, forse questa tragedia sarebbe stata evitata”.
“L’Italia è il paese europeo con la più alta percentuale di trasporti pesanti su gomma: è assolutamente necessario avere una rete stradale sicura. Dagli anni ’60 ad oggi, quanta parte di questa rete è stata rivista, ammodernata, revisionata, rinnovata?”