La misura sostiene l’acquisto di beni strumentali destinati a strutture produttive in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo
Pubblicati sul sito gli aggiornamenti alle risposte alle domande frequenti (FAQ) sul credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. E’ quanto riporta il sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
La misura sostiene l’acquisto di beni strumentali destinati a strutture produttive in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.
Il Credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno
La Legge di Stabilità 2016 ha istituito a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019, un credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).
Lo strumento agevolativo è operativo dal 30 giugno 2016. Le imprese che intendono fruire del credito d’imposta devono presentare una comunicazione in via telematica all’ Agenzia delle Entrate (provvedimento Agenzia Entrate del 14 aprile 2017, modificato con provvedimento del 29 dicembre 2017).
L’Agenzia delle Entrate, previa verifica dei dati dichiarati nella comunicazione, trasmette alle imprese il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.
Il Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR contribuisce all’intervento del credito di imposta rendendo disponibili, a favore delle PMI che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta, da un minimo di 161,8 milioni di euro ad un massimo di 306 milioni di euro.
Con decreto ministeriale 29 luglio 2016, come modificato dal decreto ministeriale 9 agosto 2017, sono state assegnate, in fase di prima applicazione, risorse per un importo pari a 161,8 milioni di euro a valere sull’Asse III – “Competitività Pmi” del Pon, di cui 123 milioni destinati alle regioni “meno sviluppate” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e 38,8 milioni destinati alle regioni “in transizione” (Abruzzo, Molise e Sardegna).
Soggetti beneficiari
Possono beneficiare del credito d’imposta PON le piccole e medie imprese che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito di imposta in relazione a progetti di investimento riguardanti l’acquisizione di beni strumentali nuovi e rispondenti agli specifici criteri di ammissibilità definiti dall’art. 4 del decreto ministeriale 29 luglio 2016 e relativi a:
- ammontare minimo dell’investimento (500 mila euro);
- esclusione delle sole attività economiche del settore agricoltura, silvicoltura e pesca;
- localizzazione nelle regioni meno sviluppate o in quelle in transizione;
- riconducibilità degli investimenti agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente.
I progetti di investimento delle PMI del Mezzogiorno che soddisfano i predetti criteri di ammissibilità sono sottoposti ad apposita istruttoria da parte della Direzione generale per gli incentivi alle imprese, che ne valuta la cofinanziabilità con le risorse del Pon IC.
Con decreto direttoriale 4 gennaio 2017 sono stati definiti le modalità per la valutazione di eleggibilità dei progetti d’investimento all’utilizzo delle risorse PON e di comunicazione del provvedimento di utilizzo delle risorse, nonché degli adempimenti successivi alla sottoscrizione del provvedimento e degli ulteriori obblighi per le imprese beneficiarie.
Con decreto direttoriale 23 aprile 2018 è stata disciplinata la procedura di ammissione alle risorse PON con riferimento alle acquisizioni di beni strumentali nuovi effettuate a partire dal 1° marzo 2017 e fino al 31 dicembre 2019, a seguito delle modifiche introdotte alla misura credito d’imposta dall’articolo 7-quater del decreto- legge 29 dicembre 2016, n. 243.
L’articolo 5 del decreto direttoriale 23 aprile 2018 ridefinisce gli obblighi di rendicontazione delle spese delle PMI beneficiarie del credito d’imposta PON, modificando i termini e la modulistica da utilizzare per tutti i progetti ammessi al cofinanziamento con risorse PON.