Modena: Confesercenti su giovane ucciso in corso Vittorio Emanuele, “Bene la rapidità delle indagini ma servono più agenti per garantire maggiore sicurezza”

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Confesercenti Area Città di Modena, dopo il terribile episodio costato la vita a un giovane nigeriano plaude al lavoro delle forze dell’ordine che, in poco più di 24 ore hanno portato al fermo dei due presunti autori dell’omicidio e sottolinea l’esigenza di maggiori controlli e del passaggio in fascia A per la Questura di Modena.

“Le forze dell’ordine e la Questura hanno eseguito un ottimo lavoro – afferma Mauro Salvatori, Presidente Confesercenti Area Città di Modena. Dalle prove raccolte a carico dei due nigeriani fermati pare essere confermata la pista che riconduce a un delitto legato al controllo e allo spaccio di droga, un problema purtroppo noto a chi lavora in Corso Vittorio Emanuele”.

“Il delitto, accaduto in pieno giorno e a due passi dal centro storico della nostra città, che segue a pochi mesi di distanza l’omicidio del pakistano al Novi Sad è un episodio che ci allarma ma che non ci deve fare arrendere né rassegnare né rendere indifferenti. Il problema della sicurezza, soprattutto per le attività commerciali già più volte segnalato dalla nostra associazione apre però una riflessione sulla presenza in città del problema dei migranti richiedenti asilo e rifugiati che ha raggiunto a Modena dimensioni preoccupanti e che, se non affrontato con un’adeguata rete di accoglienza che possa garantire a queste persone una condizione di vita dignitosa, rischia di lasciarle in mano alla criminalità e come manovalanza per lo spaccio”.

“Inoltre, ormai da diverso tempo, ribadiamo anche un’altra necessità: il passaggio in fascia A, che permetterebbe di avere più agenti per il territorio modenese in grado di presidiare maggiormente i quartieri della città. La situazione attuale necessità di un intervento immediato, per la sicurezza delle attività economiche, dei residenti e per il comparto turistico. Il problema della sicurezza deve essere affrontato con un aggiornamento delle norme e con la certezza della pena”.

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