Modena: futuro regolamento comunale a tutela dell’area Unesco

Confesercenti Modena: un’opportunità per rendere ancora più vivibile e accogliente il cuore della città.

modena3“Un centro storico che “offre il meglio al meglio” il forte valore aggiunto che deriva dalla storia del patrimonio architettonico che lo costituisce, dalle tradizioni che esprime e più in generale dalla qualità del contesto, in una parola dalla sua vivibilità, è un obiettivo che va perseguito con convinzione, sia con azioni quotidiane sia attraverso una oculata programmazione. Su questo siamo assolutamente d’accordo, ma, ci pare non corretto, qualora qualcuno lo pensasse, che rispetto agli insediamenti commerciali il tema si esaurisca nell’ambito della contrapposizione tra negozi della tradizione e negozi etnici“.

A sottolinearlo è Confesercenti Modena che interviene prendendo spunto dal dibattito pubblico in corso sui possibili contenuti del regolamento che andrà a varare il Comune di Modena a tutela dell’area Unesco.

“Ci sono alcuni fatti dai quali non si può prescindere. La crescita di negozi gestiti da stranieri va di pari passo con una popolazione che sempre più assume i caratteri della multiculturalità. Il dato appare irreversibile e va governato in modo costruttivo cogliendone gli aspetti positivi e correggendo le distorsioni. La questione da porsi è quali azioni si possono mettere in campo per sviluppare percorsi idonei a sostenere la corretta integrazione con la realtà economica e sociale locale”.

“Alla base, prima di tutto, ci deve essere il rispetto delle regole che riguarda tutti. In questo ambito si devono sommare gli sforzi da un lato delle istituzioni locali che, in questo caso, vediamo soprattutto rivolto a favorire e assicurare il rispetto delle regole e della legalità senza permissivismi o tolleranze di sorta, dall’altro delle Associazioni di categoria che dovrebbe essere rivolto prima di tutto alla formazione oltre a favorire il loro progressivo inserimento nella vita associativo, anche con assunzione di responsabilità”.

Il regolamento Unesco deve – prosegue Confesercenti Modena tenere conto di questi aspetti per evitare di penalizzare pregiudizialmente qualcuno a discapito di altri. Ciò da cui invece non si può prescindere è favorire l’inserimento nel nostro centro storico di negozi e attività commerciali di qualità evitando però l’assioma etnico no, tradizionale sì.”

“Se abbiamo come riferimento l’Europa e le sue capitali più evolute e dinamiche notiamo come i centri di queste città siano ricchi anche di attività commerciali che non solo riflettono la peculiarità del luogo, ma presentano tratti etnici ben visibili che fanno i conti con una popolazione europea e quindi con dei consumatori che sono figli della multiculturalità. Anche il tema corretto del miglioramento dei dehor, delle vetrine e degli arredi va sganciato da legami con l’etnicità del negozio”.

 

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