«Siamo alla vigilia del 2024, ma a Montesilvano sembra leggere la cronaca di una decisione di decenni fa: il Consiglio comunale ha approvato il cambio di destinazione d’uso di un capannone artigianale acconsentendo alla sua trasformazione in centro commerciale, in pieno centro cittadino, nonostante le richieste firmate da centinaia di residenti ed esercenti. Una scelta che farà male al tessuto economico ed alla qualità della vita dei cittadini».
Lo denuncia la presidente provinciale di Confesercenti Marina Dolci, dopo il voto nel Consiglio comunale.
«Nessuna associazione di categoria è stata ascoltata – rileva la presidente di Confesercenti – nonostante gli obblighi della legge vigente sul commercio che impone pianificazione, trasparenza, coinvolgimento degli operatori. Noi siamo pronti a valutare ogni azione contro questa decisione».
«Ci chiediamo cosa stia accadendo nella mente dei decisori politici dell’area metropolitana, visto che solo pochi giorni fa a Pescara è stato dato il via libera ai centri commerciali fra San Donato e Villa del Fuoco. In tutto il mondo si sta dimostrando che la grande distribuzione impoverisce le imprese, non consente alcun risparmio ai cittadini, ed è un modello profondamente in crisi, con chiusure, occupazione precaria, cambi repentini delle insegne commerciali».
«Avremmo potuto dare ottimi consigli agli amministratori se ci avessero coinvolto: ma visto che il voto è arrivato sfuggendo al confronto, a Montesilvano come a Pescara, è evidente che le istituzioni questi consigli per la tutela del commercio e della qualità della vita non li volevano».