Nuova legge urbanistica regionale, Confesercenti Modena: “Servono regole a tutela delle piccole imprese”

Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna: “Noi sempre aperti al dialogo e al confronto”  

Lo sviluppo economico della regione, visto attraverso il progetto di legge regionale sul governo del territorio che riforma l’attuale normativa urbanistica. Con un focus particolare sul tessuto delle micro, piccole e medie imprese (MPMI). Un tema d’attualità importante anche per Modena e per la sua provincia, e sentito dalle imprese. Ad illustrarlo Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, ospite di Confesercenti Modena qualche giorno fa, davanti a quasi un centinaio di imprenditori.

È stato il neo presidente dell’Associazione imprenditoriale modenese Mauro Rossi, dopo il saluto, a focalizzare l’attenzione sull’argomento. Partendo, dall’importanza e necessità al sostegno all’innovazione d’impresa, fiore all’occhiello di Confesercenti Modena, ai cambiamenti in atto per la pmi – tra liberalizzazione e Direttiva Bolkestein – passando per l’ambiente e il turismo, fattore determinante per la crescita economica territoriale. La PMI, presidio, indispensabile per la tenuta sociale delle nostre città, può  giocare un ruolo attivo per il rilancio del territorio, a condizione che siano anche introdotte regole volte a consentire possibilità di successo anche alle piccole e medie imprese.”

Una premessa doverosa che poi ha lascito spazio alla riflessione, sempre di Rossi, sul progetto di legge regionale sul governo del territorio e l’insediamento di nuove medie strutture commerciali. “Il progetto di legge regionale sul governo del territorio che riforma la normativa urbanistica vigente si fonda su: lo stop al consumo del territorio e l’indirizzo verso la rigenerazione urbana. Principi condivisibili, tuttavia, data l’importanza che riveste il settore distributivo, riteniamo che le disposizioni in materia dovrebbero andare nella direzione di migliorare l’efficacia e l’integrazione delle politiche, evitando l’espansione incontrollata delle grandi strutture di vendita, mentre sarebbe importante introdurre anche in regione una norma che preveda un contributo per ogni metro quadrato di superficie di apertura, trasferimento o ampliamento di grandi strutture di vendita, da destinare ad un fondo volto a sostenere gli investimenti delle PMI, specie per progetti di riqualificazione ed innovazione nei centri urbani.”

Tema su cui Bonaccini ha mostrato apertura, accettando la disponibilità al confronto costruttivo con l’Associazione, finalizzato ad apportare modifiche al piano, prima della sua approvazione. “L’obiettivo è la crescita della Regione – ha detto il presidente, evidenziando i dati confortanti tra occupazione, turismo, export… – che deve avvenire col contributo di tutti se l’obiettivo è realmente quello di competere coi territori più competitivi del mondo. Siamo fin troppo consapevoli – ha quindi aggiunto guardando all’urbanistica – del consumo eccessivo che si è fatto del territorio nel corso degli anni. Proprio per questo riteniamo che la sua attrattività oggi possa essere incrementata attraverso progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana che puntano ad un recupero di qualità dell’esistente.”

 “Di grandi superfici di vendita ne abbiamo fin troppe che hanno spostato su assi periferici, parti economiche che stavano meglio altrove. Ora la necessità è quella di recuperare parti della città che possono essere foriere di nuove opportunità. La qualità del territorio la si ha nel momento in cui viene valorizzato con progetti atti a ricucire le fratture createsi negli anni – ha detto con un riferimento al progetto Sacca-Crocetta col centro di Modena – progetti volti alla qualità urbana e alla sicurezza. Solo così possono venirsi a creare opportunità di nuovo sviluppo per le PMI.”

Sviluppo che, per Bonaccini passa attraverso la digitalizzazione “Fondamentale anche per la piccolissima impresa”, e ha detto che questo è uno dei principali obiettivi entro il 2020 con la posa della fibra ottica e della banda ultralarga; la capacità di mettersi in rete, quella di valorizzare le eccellenze – ambito strettamente connesso a cultura e territorio – che incrementa l’attrattività e  “Che ha ricadute dirette sull’indotto turistico.”

“Sono, anzi la Regione è, più che disponibile a valutare nel merito il contributo che arriverà dal mondo imprenditoriale e da Confesercenti riguardo al progetto di legge urbanistica – ha chiosato – Certi di volerlo migliorare anche dal punto di vista delle imprese.”

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