I destinatari ricevono comunicazioni apparentemente provenienti dall’Agenzia per un fantomatico contenzioso con il Fisco
“In questi giorni è in circolazione una nuova truffa che utilizza falsi messaggi di posta elettronica dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso, il tentativo di phishing si innesca con l’arrivo di una prima mail ingannatrice a cui seguono, qualora si risponda, altri contatti”.
Ne dà notizia FiscoOggi, il giornale on line delle Entrate.
Come si svolge la truffa
“Inizialmente, spiega FiscoOggi, arriva un’e-mail che proviene da un inesistente “Servizio amministrativo AE”, a firma di un altrettanto inesistente “Capo del Servizio Accertamenti fiscali”. Al messaggio è allegata una lettera che notifica al contribuente una serie di inventate infrazioni di natura fiscale per cui si indicano gravi conseguenze in termini sanzionatori e di costi. Pertanto, si invita il destinatario a rispondere tempestivamente via mail, naturalmente a un indirizzo non appartenente all’Agenzia”.
“Se si risponde alla comunicazione fake – spiega ancora FiscoOggi – sarà recapitata una seconda comunicazione, questa volta apparentemente proveniente dal direttore dell’Agenzia delle Entrate in persona. Anche in questa fase è presente un allegato con una falsa lettera dell’Agenzia e la firma autografa, naturalmente anch’essa falsa, del direttore dell’Agenzia, in cui si spiega al contribuente come sanare un inesistente contenzioso con il Fisco attraverso il pagamento “dell’ammenda transattiva di 30.000 euro”.
“Allo scopo, si invita nuovamente a rispondere fornendo i propri dati. Dando seguito a quanto richiesto, potrebbe accadere di essere contattati telefonicamente o tramite SMS e di ricevere ulteriori false comunicazioni con istruzioni per il pagamento”.
L’Agenzia delle Entrate
Le Entrate disconoscono questa tipologia di comunicazioni, rispetto alle quali si dichiarano totalmente estranee e invitano i cittadini a cestinarle senza aprire l’allegato o cliccare sui link.
“Sono molte le caratteristiche – spiega l’Agenzia – che possono mettere in allarme il destinatario in merito all’affidabilità del messaggio, come l’indirizzo non istituzionale del mittente, il falso logo, il linguaggio utilizzato, la formulazione della proposta stessa e della richiesta dei dati”.
Dove trovare maggiori informazioni
Nella sezione “Focus sul phishing” del sito internet dell’Agenzia è possibile trovare alcune informazioni su come difendersi da questa tipologia di frode informatica, la casistica dei phishing segnalati e l’elenco dei domini estranei all’Agenzia delle entrate finora intercettati.
In caso di dubbi sulla autenticità di una comunicazione ricevuta, infine, è sempre possibile rivolgersi all’Agenzia tramite i canali di assistenza oppure direttamente all’ufficio territorialmente competente.