Nuovi coordinamenti sindacali e nuovo Codice Etico Confesercenti in provincia di Ravenna

Forte nel codice il netto rifiuto a qualsiasi forma di illegalità, abusivismo e usuraNuovi coordinamenti sindacali e nuovo Codice Etico Confesercenti in provincia di Ravenna   A seguito dell’aspettativa conseguente alla nomina di Giacomo Costantini ad Assessore Comunale, la Confesercenti ha proceduto a riassegnare le sue precedenti responsabilità a livello provinciale e comunale ripartendole tra più colleghi/e che mantengono anche le loro attuali responsabilità.

Responsabilità già in essere e partite sia a livello di incontri che di informative alle rispettive categorie.

Queste le nuove:

Agenzie di comunicazione e consulenza web (coordinamento provinciale):
Sara Reali (Ravenna)

Centro storico di Ravenna:
Riccardo Ricci Petitoni (Ravenna)

Pubblici esercizi (coordinamento provinciale):
Chiara Venturi (Faenza)

Tabaccherie (coordinamento provinciale):
Giancarlo Melandri (Lugo)

Tra le novità da segnalare in casa Confesercenti anche l’approvazione da parte dell’ultima Assemblea provinciale del nuovo Codice Etico dell’Associazione a livello provinciale, Codice previsto dallo Statuto e richiesto anche da aziende associate al fine di poterlo sottoscrivere tra le condizioni previste dal “rating di legalità”, qualora si richieda l’attribuzione del massimo delle stelle previste.

Ravenna è stata una tra le prime Confesercenti in Italia ad adottarlo.

Si tratta di uno strumento, redatto anche ai sensi delle nuove normative entrate in vigore (responsabilità degli amministratori, statuto delle imprese, ecc.), rivolto a tutti gli iscritti e attraverso il quale l’Associazione si impegna ad attuare e rispettare, con trasparenza, modelli di comportamento e azioni concrete ispirate all’autonomia, integrità ed eticità: ci sono doveri dell’Associazione e dei propri Associati oltre che dei propri dirigenti.

E tutti dovranno essere compartecipi e coinvolti nel perseguimento di questo obiettivo, perché ogni singolo comportamento non eticamente corretto, non solo provoca negative conseguenze per il nostro livello provinciale, ma danneggia l’immagine dell’intera categoria e dell’Associazione.

È forte nel codice il netto rifiuto a qualsiasi forma di illegalità, abusivismo e usura.

 

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