Crollati gli incassi, a rischio il futuro di 6.000 occupati
“Un vero dramma economico quello vissuto dalla forma distributiva più antica del nostro Paese” dichiara il Presidente degli Ambulanti Enzo Tuis.
“Ormai da oltre un mese i mercati giornalieri, settimanali e straordinari sono chiusi obbligatoriamente con unica eccezione del settore alimentare. Anche i pochi ambulanti di alimentari che possono aprire lo fanno con grande difficoltà e pur essendo un servizio gradito da tantissimi consumatori si scontrano con mille difficoltà interpretative ed organizzative”.
Anche nella nostra provincia ci sono stati comuni che hanno sospeso i mercati alimentari ed i posteggi isolati. Notevolissime le difficoltà incontrate dagli ambulanti che effettuano le vendite in forma itinerante speso casa per casa. Si è arrivati all’assurdo di Comuni che permettevano senza batter ciglio assembramenti nei parcheggi degli ipermercati (in coda in attesa di entrare) e sospendevano il mercato per lo stesso motivo.
Abbiamo amministratori che incentivano le consegne a domicilio ed esprimono dei dubbi sul lavoro degli itineranti che consegnano al domicilio del cliente la borsa della spesa ordinata il giorno precedente o nella precedente consegna.
Abbiamo avuto comuni che hanno mandato a casa gli ambulanti di alimentari nei posteggi isolati.
In altri casi gli alimentaristi hanno dovuto rinunciare al mercato per la mancanza di servizi pubblici, non dimentichiamoci che l’ambulante inizia dalle 4 alle 6 del mattino e si ritorna a casa alle 15 del pomeriggio.
Per non parlare dei ‘fortunatamente pochi’ politici che con l’obiettivo di attaccare qualche amministrazione comunale hanno enfatizzato foto che riempivano il mercato di piazza delle Erbe a Padova di tantissimi visitatori che gli ambulanti avrebbero avuto piacere di vedere, anche se a distanza, ma non hanno visto
e si sono dimenticati di sollevare lo stesso problema per analoghe foto scattate nei parcheggi degli ipermercati.
A questi politici va ricordato che la responsabilità degli afflussi della clientela e del rispetto delle regole è del singolo operatore non dell’amministrazione comunale.
Bene ha fatto l’assessore al commercio di Padova, Antonio Bressa, che senza entrare in polemica ha verificato la situazione attraverso le video camere comunali ed ha descritto i diritti doveri degli ambulanti alimentaristi in modo corretto.
Continua il Presidente TUIS “La nostra categoria sta svolgendo un servizio essenziale addossandosi tutti i pericolosi rischi del COVID 19. Pochi però sottolineano il loro ruolo, spesso unico servizio di distribuzione alimentari, in tanti piccoli comuni della nostra provincia”.
“Tutti noi ambulanti ci scusiamo con la nostra clientela per un disservizio che non avremmo mai voluto causare ma che purtroppo ci è caduto sulle spalle e che non dipende da noi”.
Chiude Tuis “l’ ANVA – Confesercenti – ha chiesto a tutti i comuni di sospendere il pagamento della COSAP e di ridurla nell’importo per i mesi di crisi. Siamo sicuri che al termine di questo drammatico periodo, con l’aiuto di tutti, saremmo nuovamente e favorevolmente al servizio dei consumatori. dei cittadini e della comunità”.
La rete degli ambulanti in provincia di Padova
Ambulanti |
2.454 |
Cod. attività generico |
69 |
Prodotti alimentari e bevande |
703 |
Prodotti tessili, abbigliamento e calzature |
974 |
Altri prodotti |
708 |
Numero dei posteggi nei mercati settimanali, giornalieri: 2.500
Superficie di vendita utilizzata 100.000 mq.