Fonti governative smentiscono allargamento bonus ai pensionati
Lo “sforzo in più” che l’Europa chiede all’Italia per ridurre il deficit strutturale dei suoi conti pubblici “ha a che fare con l’efficacia delle misure” gia’ decise dal governo: lo ha spiegato, prima della riunione dei ministri dell’Economia dei 28 di cui sara’ presidente per l’ultima volta, il ministro Pier Carlo Padoan. Ieri l’Eurogruppo ha esaminato le opinioni della Commissione sulle bozze nazionali di bilancio per il 2015, sottoscrivendole e ipotizzando che, a causa della differenza fra l’obiettivo di ridurre dello 0,5% il deficit e l’effettiva correzione contenuta nella legge di stabilita’, stimata allo 0,1% da Bruxelles, potrebbero essere necessarie “misure efficaci”.
“Si tratta di precisare – ha detto stamattina Padoan – se l’impatto delle misure che il governo italiano ha gia’ adottato e’ effettivamente corrispondente all’ammontare di aggiustamento di fatto già’ concordato con la commissione europea, e questa non e’ una manovra aggiuntiva”.
“Continueremo a collaborare e discutere in modo molto produttivo con la Commissione sulla valutazione che noi e loro diamo sulle misure gia’ introdotte”, ha detto Padoan. Infatti, ha proseguito, ognuna di queste “non e’ semplicemente scrivere una cifra su un pezzo di carta, ma entrare nel merito e chiedersi se effettivamente daranno i risultati che noi pensiamo in base alla caratteristica tecnica delle misure” stesse, ovvero un dibattito che entra “molto nei dettagli”, e’ “già iniziato”, e “andrà completato”.
Nello stesso tempo, fonti di Palazzo Chigi sottolineano come sia destituita di ogni fondamento l’ipotesi di allargare il bonus degli 80 euro ai pensionati, sfondando il tetto del 3% di rapporto tra debito e pil, secondo quanto riportato da alcuni organi di informazione. L’azione del governo, al contrario, si e’ basata e si basa sul rispetto dei vincoli europei, che sta insieme alla spinta per la crescita che e’ al centro della legge di stabilita’ e della strategia economica dell’esecutivo. E quest’anno, sottolineano le stesse fonti, l’intervento di riduzione delle tasse e’ il più significativo della storia italiana, con 18 miliardi di euro in meno.
Sul fronte europeo, i Ventotto hanno raggiunto l’accordo sul bilancio Ue per il 2015 e sugli emendamenti per quello del 2014, consentendo cosi’ il pagamento delle fatture sospese per servizi gia’ erogati, pari a oltre 28 miliardi. Lo ha annunciato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, presidente di turno del Consiglio Ecofin che sta per cominciare, dopo il risultato ottenuto dalla presidenza italiana durante la riunione degli ambasciatori. L’accordo, ha detto, “permette di pagare le bollette arretrate e salvaguardare i bilanci dei paesi membri”.
“Sono contento” ha detto Padoan arrivando alla sede del Consiglio Ue per il suo ultimo Ecofin da presidente: “Grazie alla presidenza italiana e’ stato concluso l’accordo sul bilancio europeo per il 14 e il 15 che permette di pagare le bollette arretrate, salvaguardare i bilanci dei paesi membri e trovare le risorse per il rilancio della crescita”. Inoltre, ha aggiunto, e’ stata trovata “una soluzione strutturale che permettera’ di evitare questi problemi in futuro”, ovvero di accumulare ogni anno arretrati non pagati. Un accordo raggiunto, secondo Padoan “grazie alla pazienza e alla convinzione”, perche’ “e’ possibile trovare soluzioni europee anche in casi che sembravano disperati”, ha concluso.