La Presidente Gibertini: “Sarà una Pasqua all’insegna della voglia di visitare le città d’arte, senza disdegnare i percorsi enogastronomici e il relax alle terme”
In aumento i turisti stranieri che scelgono di visitare il nostro territorio e bene anche le prenotazione nelle agenzie di viaggio, grazie ai tanti modenesi che partono per l’estero.
Pasqua e turismo. Segnali positivi per quanto riguarda le imminenti festività pasquali. Secondo un’indagine del Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo Confesercenti, per il periodo che va dal 30 marzo al 2 aprile sono previste oltre 7 milioni di presenze nelle strutture ricettive ufficiali del nostro Paese, con un aumento del +1,2% rispetto allo scorso anno. In crescita del + 3,2% rispetto allo scorso anno anche le presenze straniere.
“Le prenotazioni dei connazionali – spiega Gabriella Gibertini, Presidente Assoturismo Confesercenti Modena – continuano ad arrivare sempre sotto data ma gli algoritmi dei motori di ricerca rivelano che le strutture ricettive e le attrazioni turistiche del nostro territorio sono molto cliccate, tanto da far prevedere un incremento delle presenze per le vacanze pasquali, grazie anche ad un corposo afflusso di turisti stranieri, soprattutto americani e tedeschi”.
Sul fronte outgoing, molti modenesi hanno programmato vacanze pasquali all’estero, riscoprendo la professionalità delle agenzie di viaggio con prenotazioni che probabilmente supereranno i numeri pre-covid. Le mete più gettonate sono le capitali europee, Parigi (da visitare prima delle Olimpiadi) e Amsterdam in testa. In termini di incremento ai primi posti Lisbona con le località della costa Atlantica fino a Porto e, tra le mete emergenti, Tirana e la costa albanese che conferma così l’exploit dell’estate scorsa.
“Il turismo – continua Gibertini – sta vivendo un periodo di crescita sostenuta e confidiamo che continui anche nei prossimi mesi. Parliamo di un settore fondamentale e strategico per la crescita economica del nostro Paese. Un settore che però continua a fare i conti con 2 diversi problemi: la carenza di personale e gli effetti del cambiamento climatico. Quest’ultimo aspetto ha impattato duramente sulla stagione invernale del nostro Appennino, che quest’anno ha registrato scarsità di neve e temperature molto elevate, ma interessa anche le località di pianura e collina quando vengono diramate allerte meteo che frequentemente causano disdette da parte dei turisti. Dobbiamo risolvere le criticità e sostenere il settore, con investimenti sulle imprese e sulle infrastrutture, oggi più che mai necessarie per competere in un mercato sempre più globale e difficile” conclude Gibertini.