Spesa non previdenziale troppo concentrata a svantaggio giovani
“In Italia manca uno strumento di contrasto alla povertà per chi è sotto la soglia dei 65 anni”. A dirlo è il presidente dell’Inps, Tito Boeri, durante un’audizione in commissione Affari costituzionali della Camera nell’ambito dell’esame delle proposte di legge che recano modifiche all’articolo 38 della Costituzione per assicurare l’equità nei trattamenti previdenziali e assistenziali.
“C’è una fortissima concentrazione anche della spesa non previdenziale in Italia a svantaggio delle generazioni più giovani” ha aggiunto Boeri. La possibilità di inserire nella Costituzione un richiamo che assicuri l’equità nei trattamenti previdenziali e assistenziali “è un tema puntuale, ed è importante che questo principio venga interpretato dal Parlamento con estrema attenzione alle implicazioni che tutti i futuri provvedimenti in tema di protezione sociale e previdenza avranno sulle future generazioni”.
“Quando si valutano provvedimenti di riforma sulle pensioni, le relazioni tecniche guardano spesso al breve periodo, ma sulle riforme previdenziali dobbiamo sempre guardare al lungo periodo”, ha continuato Boeri suggerendo che si guardi “a una grandezza, finora ignorata, che è quella del debito implicito pensionistico ossia l’insieme degli impegni futuri, in valore attuale e a legislazione vigente, presi dallo Stato nei confronti dei cittadini in termini di prestazioni pensionistiche al netto dei contributi”, ha concluso.