Pensioni / Boeri: “servono flessibilità e reddito minimo”

Il Presidente Inps: qui per riformare l’istituto. Poletti: interventi nella prossima legge di stabilità

boeri-inpsUn reddito minimo per “contrastare le situazioni di povertà” e forme di flessibilità che consentano di uscire dal lavoro prima con una pensione più leggera. E’ quanto propone il presidente dell’Inps, Tito Boeri, insieme ad una profonda riforma della governance dell’Istituto con un Cda a tre e un Consiglio di vigilanza più efficace.In un’intervista al Corriere della Sera, Boeri sottolinea come “Bisognerebbe spendere meglio le risorse pubbliche, prevedendo per esempio un reddito minimo per contrastare le situazioni di povertà, finanziato dalla fiscalità generale”.”Poi – prosegue – dal lato della previdenza, è chiaro che, usando il calcolo contributivo, si potrebbero introdurre forme di flessibilità” con assegni più leggeri.”Ma prima bisogna convincere la Commissione europea” spiega Boeri, perché “per l’Ue se si consentono i pensionamenti anticipati risalta solo l’aumento immediato della spesa ma non il fatto che poi si risparmierà perché l’importo della pensione sarà più basso”.In quet’ottica è necessario che tutti abbiano un quadro chiaro della propria posizione e “lo faremo anche facendo partire finalmente l’operazione ‘busta arancione’. Una definizione in realtà superata perché la lettera col conto contributivo e la stima della pensione la manderemo solo ai lavoratori senza una connessione Internet. Per gli altri, ci sarà un “pin” col quale accedere attraverso il sito Inps al proprio conto e simulare la pensione futura, secondo diversi scenari di carriera e di crescita dell’economia”.Sul fronte della governance, il Presidente dell’Inps propone “un consiglio di amministrazione di tre membri, compreso il presidente, e un direttore generale scelto dallo stesso cda anziché dal governo. Inoltre va rivisto il Civ, consiglio di indirizzo e vigilanza. Che deve essere snello, composto da membri delle organizzazioni imprenditoriali e sindacali effettivamente rappresentative, e ricondotto a un ruolo di controllo, evitando funzioni di cogestione”.

Il tema degli interventi sulla riforma Fornero delle pensioni “è all’ordine del giorno e il punto di riflessione coinciderà con la prossima legge di stabilità”. Così il ministro del Lavoro Poletti, spiegando che si comincerà a parlarne prima dell’estate. La flessibilità in uscita a fronte di un assegno più basso “è una delle opzioni”.

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