Studio Fipac-Confesercenti: “L’effetto delle misure previste dalla Legge di Stabilità sulle pensioni”
“Ancora una sgradita sorpresa dalla Legge di Stabilità per le pensioni. Per il 2014 è prevista una riduzione del reddito disponibile dell’ordine di 300 euro per i livelli di pensione più diffusi, una batosta ingiusta e controproducente”. E’ quanto afferma Massimo Vivoli presidente Fipac Confesercenti in merito al ddl stabilità. Secondo uno studio della federazione pensionati di Confesercenti che esplicita in una tabella allegata le perdite di alcuni tipi di redditi da pensione sono tre le misure incriminate: i cambiamenti apportati per il 2014-2016 al sistema di perequazione automatica delle pensioni, segue l’esclusione dei redditi da pensione all’aumento della detrazione Irpef accordata solo al lavoro dipendente e agli altri redditi assimilati e infine l’introduzione della Tasi. “Le nostre forti riserve a questa manovra – continua Vivoli – ci spingono ad auspicare che le Camere riescano a riconsiderare questa nuova penalizzazione i che la legge di stabilità avrà sui consumi. Per la prima volta, inoltre, si determina una rottura storica. Da sempre, le detrazioni Irpef assicurate alle pensioni sono state trattate in sintonia al lavoro dipendente. Da oggi non è più così, perché il ddl riconosce un aumento delle detrazioni d’imposta ai dipendenti, ma non ai pensionati. In questo modo, infatti, si continua a scaricare sui pensionati i costi della crisi. Infine è inspiegabile l’accanimento mostrato sulla parziale indicizzazione di buona parte delle pensioni la cui decurtazione viene spalmata su tutto l’assegno previdenziale e non solo sulla parte eccedente la copertura completa”.
L’APPROFONDIMENTO FIPAC-CONFESERCENTI
Esprimi la tua opinione sulla legge di stabilità, vota il sondaggio Confesercenti