Politiche di sostegno alle PMI del turismo e del commercio, in particolare alle imprese di dimensioni minori, e l’impegno alla revisione della liberalizzazione degli orari e al contrasto all’abusivismo commerciale, fenomeni che stanno mettendo in ginocchio negozi e pubblici esercizi e impediscono loro di agganciare la ripresa.
Sono stati questi i temi principali al centro dell’incontro di oggi tra il Segretario della Lega Matteo Salvini e una delegazione di Confesercenti Nazionale composta dal Presidente Nazionale Massimo Vivoli, il Direttore Giuseppe Capanna ed il Segretario Generale Mauro Bussoni.
“Con la Lega – dichiara Massimo Vivoli, Presidente Confesercenti – registriamo un’importante identità di vedute su questioni per noi fondamentali. Le PMI sono la colonna portante della nostra economia e dell’occupazione: la ripresa dell’Italia passa anche dall’efficacia delle politiche messe in campo per tutelare e sostenere queste imprese, a partire da fisco e credito”.
“Registriamo anche – prosegue Vivoli – l’apprezzamento della Lega per la nostra battaglia sulla revisione dell’attuale disciplina degli orari delle attività commerciali. Un regime che permette l’apertura h24 tutto l’anno e che è insostenibile per i piccoli, che vengono espulsi dal mercato e costretti a chiudere per sempre. Lo dimostrano i dati: da quando è in vigore la deregulation, abbiamo perso 73mila esercizi commerciali e la grande distribuzione ha aumentato le sue quote di mercato di oltre il 3% a danno dei piccoli negozi”.
“C’è un sentire comune – conclude il presidente Confesercenti – anche sulla questione abusivismo, fenomeno che sta vivendo un vero e proprio boom e che ha contribuito fortemente alla chiusura delle attività commerciali: ormai gli oltre 100mila abusivi d’Italia hanno un giro d’affari superiore ai 21 miliardi di euro e causano una perdita di 11 miliardi per il fisco. Servono più controlli e azioni di contrasto, non si può assistere in silenzio al degrado del settore e delle strade delle nostre città, ormai letteralmente invase da bancarelle abusive”.