“I pro e i contro” dell’operazione di trasferimento del Tfr nelle buste paga, “sono noti anche al Governo. C’è un tema di risorse rispetto alle Pmi ed è in corso una riflessione sul punto, che oggi è aperta”. Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine di un’audizione in commissione Affari costituzionali alla Camera. E sul Jobs Act chiarisce:
C’è una discussione sullo strumento, su come fare a definire la conclusione di questa discussione, tenendo conto che dal punto di vista puramente normativo la norma così com’è scritta ci consente di fare già ciò che si vuole fare”. Così il ministro Poletti su un emendamento o odg al Jobs act. “Il problema è di tipo politico”, aggiunge.
Poletti, ha quindi spiegato che sull’eventuale strumento con cui intervenire “non abbiamo ancora deciso, stiamo discutendo”, posto che, ha ribadito, “dal punto di vista della norma non abbiamo esigenze”, perché, appunto, già consentirebbe di raggiungere gli obiettivi. A margine di un’audizione in commissione Affari sociali alla Camera, il ministro ha evidenziato come il nodo sia dunque di natura “politica”, sul “come affrontare questa questione”.
Il punto al centro del dibattito è sempre il contratto a tutele crescenti e la possibilità di superare l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori per i licenziamenti per cause economiche, mantenendo la tutela invece per quelli discriminatori e per la tipologia che riguarda i casi disciplinari.
Quanto ai tempi, Poletti ha tagliato corto: “l’8 ottobre iniziamo le votazioni, per quello che è previsto dal calendario”.